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La ricerca italiana: bisfenolo anche nel latte non confezionato e in...
Un'équipe dell'Università di Napoli ha misurato l'interferente endocrino in aziende zootecniche lontane da ogni forma di inquinamento, trovandone sempre nel latte appena munto, prima che fosse confezionato. Sempre al di sotto delle dosi ammissibili, anche per bambini ci spiega una delle autrici, la dottoressa Mercogliano. Ma il segnale è importante e rivela un inquinamento difficile da controllare
Ancora latte in polvere alla salmonella in Francia: questa volta tocca...
Dopo l'ondata di allerta del caso Lactalis ora oltralpe l'allarme riguarda i prodotti per l'infanzia Modilac, realizzati dalla società Sodilac in Spagna. Dopo quattro casi di bambini ricoverati è scattato il ritiro di 400mila confezioni
Che cos’è il latte fieno e perché costa di più
Sempre più presente sugli scaffali italiani la denominazione Stg, Specialità tradizionale garantita, è un latte prodotto da animali alimentati con fieno che hanno accesso al pascolo libero. Sono vietati mangimi Ogm e insilati. Sapore inconfondibile e maggiori qualità nutritive incidono sul prezzo
Despar richiama Dolce di Natale Vegano per presenza di latte
La possibile presenza di proteine animali ha indotto la catena di supermercati a ritirare il prodotto. Un problema tanto per chi ha fatto una scelta vegana quanto per gli intolleranti al lattosio
Mozzarelle di bufala o bufale di mozzarella? Il test svizzero svela...
KTipp, mensile dei consumatori elvetici, ha portato in laboratorio dieci mozzarelle vaccine e altrettante di bufala. Nel primo caso quasi tutte promosse, nel secondo si è scoperta la presenza di latte vaccino tra il 2 e il 10%.
Latte, l’Alto Adige dice addio all’uso del glifosato
Il settore lattiero-caseario applica il cosiddetto "principio di precauzione" vietando l'uso dell'erbicida sulla cui pericolosità per la salute dell'uomo ci sono non pochi dubbi
Indicazione di origine per pasta, riso, latte, pomodoro in vigore fino...
Il governo Gentiloni ratifica il decreto che "assicura l'applicabilità fino al 31 marzo 2020" dell'obbligo di specificare in etichetta la provenienza della materia prima. Il 1° aprile poi entrerà in vigore il nuovo Regolamento europeo che metterà in serio rischio la trasparenza italiana
Arsenico nei cibi per neonati: polemica sui risultati choc dei controlli...
In 105 prodotti per la prima infanzia analizzati dalle autorità sanitarie elvetiche trovate alte concentrazioni di arsenico. Ma il Parlamento ha votato una legge per non fare i nomi. "Si preferisce tutelare l'industria piuttosto che i bambini" accusano i consumatori
Valfrutta, Granarolo, Cirio & Co: “Sulle nostre etichette sempre l’origine”
Alleanza cooperative agroalimentari, che raggruppa molte aziende italiane, prende posizione dopo il Regolamento europeo che limiterà l'indicazione della provenienza: "Le coop continueranno sempre a fornire queste informazioni ai consumatori"
Ue: ok alla nuova etichetta di origine. A rischio le norme...
Gli Stati membri (Italia inclusa) approvano il nuovo Regolamento: l'indicazione di origine sarà obbligatoria solo quando l'ingrediente prevalente è diverso dal luogo di provenienza dell'alimento "evocato" in etichetta. Le leggi nazionali ora invece per pasta, riso, latte e pomodoro rendono sempre obbligatoria l'origine della provenienza della materia prima
La svolta di Müller: meno imballaggi e zucchero per yogurt, latte...
L'azienda ha comprato degli stabilimenti di imballaggi per rendere più efficiente la filiera con l'obbiettivo del l'uso della plastica riciclata nelle sue bottiglie fino al suo obiettivo del 50% entro il 2020. La società ha dichiarato che la gamma di yogurt, tra cui Müller Corner e Müllerlight, ha raggiunto una riduzione del 13,5% dello zucchero totale, pari a 1759 tonnellate, dal 2015, e che estenderà questa politica ad altre linee di prodotti.
Dal test del capello all’iridologia: la fabbrica delle (finte) intolleranze alimentari
Non è infrequente che attraverso un test non validato arrivi una diagnosi che ci costringe a escludere una lunga lista di alimenti. La Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri assieme alle principali società scientifiche di settore hanno cercato di far chiarezza con un decalogo di consigli