Acrilammide, il cancerogeno tabù: come evitare di fare il pieno con una frittura

ACRILAMMIDE FRITTURA

Quanti sanno che aggiungendo un po’ di tè verde al pangrattato, oppure mais e quinoa, possiamo dimezzare l’acrilammide in frittura? La nostra rubrica con la dottoressa Chiara Manzi questa settimana affronta proprio i trucchi pere rendere questo piatto più sano.

 

Oramai lo sappiamo, una frittura oltre all’impatto sulla dieta ha tutti i rischi di farci fare il pieno di acrilammide, il contaminante cancerogeno che dovremmo limitare attentamente. Eppure ci sono diversi trucchi, anche semplici, per impedire la formazione di questo pericoloso composto, anche in frittura. Dai componenti della panatura, al tipo di olio, alla temperatura di cottura ci sono semplici accortezze che possono ridurre l’acrilammide anche del 50%. E non è poco…
Con la dottoressa Chiara Manzi, nutrizionista, oscar per la salute 2018 e massima esperta in Europa di Nutrizione Culinaria e autrice del libro Acrilammide, il cancerogeno tabù (Art Joins Nutrition Editore), continuiamo il viaggio settimanale per conoscere meglio questo rischio e imparare a scegliere bene gli alimenti (e i metodi di preparazione migliori) che ci consentano di tenerci alla larga da questo pericoloso contaminante di processo.

Con la dottoressa Chiara Manzi, nutrizionista, oscar per la salute 2018 e massima esperta in Europa di Nutrizione Culinaria e autrice del libro Acrilammide, il cancerogeno tabù (Art Joins Nutrition Editore acquistabile qui https://shop.cucinaevolution.it/…/13689-libro…), continuiamo il viaggio settimanale per conoscere meglio questo rischio e imparare a scegliere bene gli alimenti (e i metodi di preparazione migliori) che ci consentano di tenerci alla larga da questo pericoloso contaminante di processo.