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Un quadratino colorato che permetterebbe di riconoscere "al volo" se la composizione è chimica o naturale. È un messaggio virale che continua a circolare sui social a proposito dei dentifrici. C'è qualcosa di vero?

L’80% degli ultratrentenni ha un disturbo gengivale nel mondo. E basta non lavarsi i denti per 24 ore per subire i primi effetti negativi. A dirlo è Ugo Covani, Direttore dell’Istituto Stomatologico Toscano

Per un errore di trascrizione avevamo riportato in entrambe le liste (chi ha e chi non contiene) le paste con il discusso ingrediente. L'azienda ci chiede di rimediare e ci comunica che i loro dentifrici non hanno biossido di titanio

L'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha stabilito l'obbligo per i produttori di Denivit-Linee whitening e Mentadent-Linee whitening di chiarirlo in etichetta.

Messo al bando dai detergenti per le mani ma usato nei dentifrici perché ha dimostrato di avere effetti nella riduzione della placca e delle infiammazioni da gengiviti: quella della Fda, però, non è una conclusione univoca. C'è chi sostiene che il suo uso sia dannoso.

Richiamato in Francia il dentifricio ayurvedico Vicco della Kerala Nature, acquistabile anche in Italia, a causa di alcune sostanze vietate rilevate dentro il prodotto.

Tra le proteine ce ne sono derivate dal latte di mucca, e tra gli enzimi ce n’è uno estratto dall'uovo, Intolleranti, allergici e vegani sono avvertiti.

Lo spot in cui il dentifricio prometteva di riparare lo smalto dei denti, anche attraverso la testimonianza di un professore universitario, bocciato dall'Istituto di autodisciplina pubblicitario e considerato "scorretto e fuorviante"