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Ci scrive una lettrice che aveva pagato, assieme ad amici, la caparra per un hotel per il 20 marzo. Con gli obblighi attuali non potrà viaggiare ma l'albergatore gli propone solo uno sopostamento entro aprile. È corretto? Ci aiuta Carmelo Calì, Responsabile nazionale trasporti e turismo di Confconsumatori

Visto il blocco totale delle attività in alcune parti del paese, e parziale nel resto d'Italia, sono in tanti gli italiani che si chiedono se e quando hanno diritto ai rimborsi per le spese per servizi non utilizzabili a causa del coronavirus. l'Unione nazionale dei consumatori presenta il vademecum dei diritti del consumatore e l'elenco completo delle spese rimborsabili

Una lettrice - come stanno facendo in molti in questo periodo di Coronavirus - decide di rinunciare a un viaggio. E chiede il rimborso ottenendo però un rimpallo di responsabilità che la lascia smarrita. Vediamo allora come fare

La denuncia di Massimiliano Dona, presidente Unc: "C'erano decine di modi per aiutare, giustamente, i tour operator in difficoltà" aggiunge Dona sottolineando che il Governo ha scelto il peggiore". Il riferimento è all'articolo 28 del nuovo decreto "Emergenza Coronavirus" che dà la facoltà ai tour operator/vettori aerei di scegliere tra rimborso, voucher o sostituzione del pacchetto/volo

Secondo l'associazione dei consumatori Consumer Reports no, e sarebbe molto meglio avere un sedile su cui montare un seggiolino. Magari quello della propria auto. Alcune compagnie, però, quando ci sono posti liberi accanto ai genitori li offrono gratuitamente ai minori di 2 anni.

Dal trasportino alle soste necessarie durante il viaggio, fino a optional per la comodità del nostro amico a quattro zampe. Ecco i 5 consigli di Vieri C. Timosci, meglio noto come Dr.Dog

Il 25% dei viaggiatori di rientro da mete esotiche è colonizzato da germi resistenti agli antibiotici. interessati soprattutto gli under 30. Gli stati a basso-medio reddito quelli dove la probabilità di contrazione è più alta

Una classifica fatta da viaggisicuri.com, sulla base delle segnalazioni dei viaggiatori. Dalla gita di pesca in Europa orientale (con una barca inesistente) ai massaggi "gratis" in Thailandia. Un breve elenco da tenere a mente

Ancora una volta un viaggiatore che ha fatto il biglietto on line si vede contestare al check in il fatto che il sistemaabbia tagliato una lettera del suo cognome. E gli viene imposto di fare un nuovo biglietto. Una pratica assurda sulla quale aspettiamo intervengano Enac e Antitrust

Le due compagnie insistono a chiedere un supplemento per il bagaglio a mano ma l'Antitrust lo ha già bollato come una falsa rappresentazione del prezzo del biglietto. "Ora sanzioni esemplari" commenta Massimiliano Dona, presidente dell'Unc

È quanto è successo a un lettore che si è visto cancellare il ritorno da Barcellona con questa formula vaga. "Assolutamente scorretto" ci spiega Carmelo Calì, responsabile trasporti di Confconsumatori che ci ricorda i diritti dei passeggeri e i doveri delle compagnie in questi casi

Ieri la compagnia low cost irlandese ha pubblicato un tweet in cui si scusa per aver inviato 190 assegni non firmati su 20mila compensazioni da pagare a luglio. Dopo poche ore i tweet di risposta di utenti che aspettano il rimborso anche da un anno o di clienti che lamentano le tattiche dilatorie di Ryanair.