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Emissioni, la classifica dei cibi con più impatto ecologico. Maglia nera...
Che aspetto avrebbero gli scompartimenti dei supermercati se i cibi in essi contenuti fossero etichettati a seconda del loro grado di sostenibilità? Da questa domanda è partita la fondazione Openpolis per metterei in ordine gli alimenti di consumo comune in una scala di maggiore o minore impatto ambientale.
Il pandoro Melegatti e non solo: i richiami alimentari della settimana
I lotti richiamati dal ministero della Salute e dalle aziende: la lista completa dei cibi coinvolti
Carne, caffè e banane: ecco quanto inquinano gli alimenti
Il settore alimentare produce oggi tra un quarto e un terzo delle emissioni globali di gas serra. Nell'Unione Europea, questa cifra varia dal 25% in alcuni paesi al 42% in altri. Ovviamente, non tutti gli alimenti inquinano allo stesso modo per questo sarebbe utile un'etichetta che guidi le scelte dei consumatori
I grassi saturi della carne e dei latticini sono ugualmente dannosi...
Lo studio, presentato al Congresso della Società Europea di Cardiologia (ESC) 2021, ha analizzato i dati di 114.285 partecipanti alla biobanca britannica che non avevano malattie cardiovascolari all'inizio
“Crudomania”, una moda non priva da rischi
Dopo il monito dell'autorità di sicurezza tedesca sui pericoli che si corrono a mangiare fagiolini crudi, cerchiamo di capire in quali altri casi - tra i vegetali e non solo - il consumo senza cottura possa essere dannoso
Usa: Pfas anche nei fertilizzanti domestici fatti con fanghi di depurazione....
I Pfas finiscono anche nei fertilizzanti per uso domestico, andando a contaminare i giardini e i piccoli orti privati. A dirlo è un nuovo rapporto che ha rivelato come i fanghi di depurazione che i distretti di trattamento delle acque reflue in tutta l'America confezionano e vendono come fertilizzanti domestici contengono livelli allarmanti di composti fluorati tossici. Un incrocio che aumenta se possibile il livello di allarme già alto rispetto ai Pfas e ai fanghi di depurazione, che anche in Italia possono essere usati per i fertilizzanti.
Aviaria, la Francia rinchiude i polli, ma le etichette delle uova...
le uova delle galline ruspanti? Identificabili dai codici 0 (per uova biologiche) e 1 (per uova convenzionali) sul guscio, non hanno altro da offrire che il nome". E questo perché né i codici né la confezione - alcune delle quali mostrano galline che beccano fuori - sono stati aggiornati. "Sarebbe troppo complicato cambiare la confezione e le etichette al minimo avvertimento per la salute", spiega al magazine francese un professionista.
Uova al fipronil, un anno di carcere per i due responsabili
Lo scandalo delle uova al fipronil, un insetticida tossico per l'uomo, è scoppiato nel 2017. Dai Paesi Bassi ha raggiunto anche l'Italia: oggi ha un responsabile, anni due, ovvero i proprietari delle due aziende che avevano disinfettato gli allevamenti con un prodotto non autorizzato
Le galline hanno rotto le gabbie: il 60% delle uova viene...
Secondo il Ciwf il 60% degli oltre 50 milioni di galline italiane è ora allevato in sistemi alternativi alle gabbie, ossia biologico (4%), all’aperto (3%) e a terra (53%). Negli ultimi anni si è invertito il rapporto
La lobby europea contro gli Ogm che vuole un’etichettatura trasparente fino...
In Europa aumenta la pressione per regolamentare l'etichettatura di cibo non Ogm in maniera chiara e soprattutto senza eccezioni all'interno della filiera. Ad oggi, infatti, prodotti come carne, latte, uova possono essere definiti tali anche se i mangimi usati sono transgenici. A fare lobby per delle regole di maggior tutela per i consumatori è soprattutto la European Non-Gmo Industry Association (Enga)
Uova, cosa indica il codice stampato sul guscio. Il video
Il video dell'Izs delle Venezie ci aiuta a riconoscere anche se un uovo è ottenuto da una gallina allevata all'aperto, a terra, in gabbia o in regime biologico
Ragusa, sequestrate 5mila uova con data di scadenza falsificata
Le uova erano già confezionate e pronte per essere distribuite in punti vendita ed esercizi commerciali, ma almeno sulla carta, sarebbero dovute essere deposte dalle galline il giorno dopo. Il paradosso è stato scoperto nel ragusano dal i Carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare (R.A.C.) di Messina con il supporto dell’Arma territoriale hanno controllato numerose aziende del comparto avicolo poste sul territorio di competenza. La spiegazione del meccanismo da parte del comandante del nucleo