Tag: patatine fritte

Quanto acrilammide contengono le patatine fritte dei fast food? È ciò che ha misurato un'analisi svizzera, trovando 13 prodotti abbondantemente sotto la soglia di pericolo. Spiccano, in senso negativo, le chips McDonald's.

L'acrilammide è un contaminante cancerogeno che si produce attraverso la cottura ad elevate temperature di alimenti ricchi di carboidrati. Il classico esempio sono le patatine fritte. Ecco cos'è, come si può ridurre e il punto sull'acceso dibattito attorno al limite di legge che la Ue tarda a fissare

È senza dubbio l'elettrodomestico dell'anno: la friggitrice ad aria seduce chi vorrebbe gustarsi questo tipo di piatti in versione più leggera. Noi l'abbiamo provata su diversi alimenti, misurando in laboratorio non solo i grassi, ma anche l'acrilammide. E...

Destrosio, fosfati, stabilizzanti, estratti di lievito... a volte la lista degli ingredienti delle patatine surgelate si arricchisce di presenze sgradite. Vediamo quali sono e perché vengono usate con il tecnologo Dario Vista. Il nostro test in edicola

Non si tratta di un inganno a danno dei consumatori ma di un modo per proteggere il prodotto da umidità, luce e ossigeno responsabili di un deterioramento delle patatine

Da oggi 11 aprile entra in vigore il Regolamento europeo per contrastare la presenza del contaminante "probabile cancerogeno" che si sviluppa nelle patatine fritte o tramite la tostatura del caffé. Ma senza un tetto massimo alla concentrazione né multe per le aziende inadempienti le tutele rischiano di essere debole

Tra gli ingredienti delle famose chips surgelate è presente un "involucro" composto da farine, additivi e coloranti: può avere effetti sulla salubrità del prodotto? Risponde il nostro nutrizionista Dario Vista

Abbiamo portato in laboratorio 18 campioni di patatine fritte per valutare la presenza del contaminante ritenuto “probabile cancerogeno” dalla Iarc: 6 campioni su 18 superano i livelli di riferimento fissati dall’Efsa. Il nostro dossier sul nuovo numero

Dopo la sugar tax introdotta a gennaio scorso, Lisbona introdurrà il prossimo anno un prelievo fiscale sui prodotti che contengono più di 1 grammo di sale ogni 100 grammi di prodotto

L'eurodeputato del M5S denuncia l'ostruzionismo di Bruxelles e dei Popolari per rallentare l'entrata in vigore della, seppure "timida", stretta contro la sostanza cancerogena che si libera in cottura e frittura

Usare troppe volte lo stesso olio comporta la perdita di molti nutrienti e l'aumento di acrilammide. A dirlo è una ricerca che ha confrontato le differenze tra olio extravergine e oli di semi

La Commisione europea sarebbe intenzionata a rinunciare alla linea morbida e a stabilire per legge un tetto massimo alla concentrazione di questo contaminante cancerogeno. L'ong Safe: "Buona notizia ma i tempi siano celeri"