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Nestlé, Unilever, Mars e Mondelez, Coca Cola e Pepsi Co hanno dichiarato congiuntamente che adotteranno in modo volontario il discusso sistema di etichettatura inglese "traffic light". Il ministro Martina: "Ci opporremo con la Ue"

Gli effetti sono stati valutati dal blogger (e farmacista) britannico Niraj Naik sul suo blog: dopo appena 60 minuti si avrà un calo di zuccheri che renderà irascibili e fiacchi

Diffuse le foto in cui i prodotti vengono contaminati con cloro e acido cloridrico. Le multinazionali ritirano i prodotti dagli scaffali per precauzione

Di tassare le bevande zuccherate se ne parla ovunque. Ecco gli Stati che hanno varato il prelievo "anti-obesità" e quali sono gli effetti sulla salute pubblica

In Italia oltre il 9% della popolazione ha difficoltà a tenere sotto controllo la glicemia. Vale la pena, per loro e anche per chi non ha problemi di diabete, capire attraverso questa galleria fotografica, quanto zucchero assumiamo con una lattina di bibita.

I risultati di una ricerca condotta dall'Università Karolinska Institute, in Svezia, sono stati pubblicati sull'autorevole European Journal of Endocrinology: coinvolti oltre 2.700 consumatori adulti che per un anno hanno "bevuto" due o più soft drink al giorno

Nuovo scandalo negli Usa dove si scopre che i due big sponsorizzano 96 associazioni sanitarie. Per ammorbidire i risultati di studi che accusano lo zucchero delle bevande gasate? No, spiegano le industrie, "perché anche loro vogliono un'America sana e forte"

Il sistema di etichettatura adottato in Gran Bretagna continua ad agitare l'Europa. 100 eurodeputati in un'interrogazione alla Commissione chiedono di valutare l'impatto sul commercio e presentano dati preoccupanti.

L'indagine dell'associazione US Right to Know (Usrtk) ha permesso di portare alla luce una relazione troppo stretta tra un legale della multinazionale con una funzionaria dei Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (Cdc), che dava consigli su come influenzare le autorità sanitarie internazionali

In Vermont da oggi è obbligatorio dichiarare gli Ogm nelle etichette degli alimenti. Mentre Pepsi, Campbell, Kellogg modificano le etichette, Coca-Cola annuncia che potrebbe non vendere alcuni dei suoi prodotti pur di non doverli rietichettare.

Secondo una ricerca irlandese, i marchi, tra cui Coca Cola, che vendono bevande e cibi non salutari diminuiscono la pubblicità sui siti per puntare ai social dove possono identificare meglio i target dei minori. E lo fanno anche utilizzando star della tv e dello sport come testimonial

L’azienda dopo aver finanziato uno studio sugli alimenti per bambini venduti nei suoi parchi, ha tentato una disastrosa (e tardiva) retromarcia, quando si è accorta che uno dei suoi autori era coinvolto nello scandalo delle ricerche pagate da Coca-Cola