Test sul cioccolato: troppi metalli pesanti nel fondente

TEST CIOCCOLATO METALLI PESANTI

Nel nuovo numero in edicola abbiamo analizzato 18 tavolette di cioccolato fondente: più cacao c’è e maggiore è il livello di cadmio e piombo, ma cresce anche il contenuto dei preziosi polifenoli. Come scegliere il prodotto più sano

Più è fondente e maggiori benefici nutrizionali apporta. Ma più la percentuale di cacao cresce, maggiore è la concentrazione di metalli pesanti. Il cioccolato è una specie di erma bifronte e questa dualità, contrapposta, emerge con forza dal nostro test su 18 tavolette di cioccolato fondentepubblicato nel nuovo numero in edicola e in digitale –  dove il contenuto di cacao varia dal minimo di legge – il 43%fino all’integrale 100%.

In altre parole: se puntiamo su un fondente al 50% possiamo  assumere meno cadmio e piombo ma sicuramente non una ricompensa in fatto di polifenoli, sostanze antiossidanti. Viceversa con un cioccolato più amaro (e una percentuale di cacao ben più alta) rischiamo di fare il pieno di metalli pesanti ma nello stesso tempo anche di polifenoli. Questo doppio vincolo – per la prima volta nella storia di questo giornale – non ci ha consentito di dare un giudizio finale e quindi di stilare una classifica dei migliori cioccolati in assoluto. Tuttavia nelle tabelle che pubblichiamo, il lettore sarà guidato nella scelta del prodotto più bilanciato. Possiamo dire in via del tutto eccezionale rispetto al nostro tradizionale metodo di giudizio che un buon equilibrio viene mantenuto da Zaini 100%, Lindt 99% e J.D. Gross fondente al 95% (Lidl).

Le analisi Usa e i nostri risultati

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La nostra indagine ha preso le mosse da un test analogo condotto negli Stati Uniti dal mensile Consumer Reports che ha analizzato 28 tavolette di fondente andando a verificare la concentrazione di piombo e cadmio, sostanze per le quali negli States non esiste un limite di legge ma solo una dose massima giornaliera fissata dalla California a tutela dei consumatori. I risultati ottenuti, per molti versi, sono sovrapponibili a quelli riscontrati dal Salvagente in laboratorio e se per il piombo in Europa come negli Usa non esiste un limite di legge per il cioccolato, per il cadmio, metallo ben più pericoloso per la salute umana, nel Vecchio Continente esiste una soglia massima che non può essere superata. Questo limite quindi ci ha consentito di valutare le concentrazioni di cadmio riscontrate nei campioni del nostro panel (chiariamo: tutti sono conformi) anche perché, come scrive la Ue nel Regolamento 488/2014 in vigore dal 2019 e che ha fissato i limiti della presenza di questo metallo pesante “l’esposizione al cadmio è principalmente alimentare” e “il cioccolato e il cacao in polvere venduti al consumatore finale possono contenere alti tenori di cadmio e costituiscono una fonte importante di esposizione umana”. Sul piombo invece non ci sono indicazioni di legge e per valutare i relativi risultati abbiamo preso a riferimento la dose giornaliera americana 0,5 mcg/oncia, ovvero 0,017 mg/kg.

Le nostre analisi hanno considerato anche le micotossine (di fondo assenti), i pesticidi (rilevati in alcuni casi in quantità molto basse, anche se in molti casi abbiamo riscontrato tracce di clorpirifos, pesticida neurotossico per i bambini messo al bando dall’Europa nel 2020) e la quantità di polifenoli direttamente collegati ai benefici nutrizionali del cioccolato fondente.

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Cioccolato fondente: come abbiamo valutato le 18 tavolette

Le schede delle 18 tavolette analizzate che presentiamo nel nuovo numero sono ordinate non già – come da tradizione – in base al giudizio e agli inconfondibili “pollicioni” del Salvagente ma in base alla percentuale crescente di cacao. Così è più facile comprendere come all’aumentare del grado di fondente salga l’accumulo dei metalli pesanti ma anche dei benefici polifenoli. Dare un giudizio su prodotti così differenti non sarebbe stato corretto: del resto abbiamo voluto fare una fotografia del mercato e quindi abbiamo preso in considerazione i diversi “fondenti” e gli “extra” venduti in supermercati e discount. Tuttavia per ogni prodotto abbiamo dato giudizi intermedi (evidenziati) su piombo, cadmio e polifenoli. E se volessimo puntare su un prodotto che garantisce un buon apporto di polifenoli e comunque una bassa concentrazione di metalli pesanti? In via del tutto eccezionale rispetto al nostro modo di valutare i prodotti, potremmo dire che un buon equilibrio viene mantenuto da Zaini 100%, Lindt 99% e J.D. Gross fondente al 95%.

Percentuale di cacao

I campioni del nostro test vanno da un minimo di 43% di cacao (Nestlé fondente dark) a un massimo del 100% (Zaini e Vanini).

Piombo e cadmio

L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) dell’Oms ha classificato il cadmio nel gruppo 1 come cancerogeno certo per l’uomo. Nel cioccolato, in base al Regolamento n. 488/2014, il cadmio non può superare il limite di legge di 0,8 mg/kg nel caso in cui il cacao sia maggiore o uguale al 50% e 0,30 mg/kg qualora la percentuale sia al di sotto del 50%. Tutti i nostri campioni rispettano i limiti di legge e quindi sono conformi. Tuttavia abbiamo tavolette con una concentrazione più vicina al limite di altre (Novi Nero 0,68 mg/kg e Vanini 100% 0,67). Come anche dimostrato dalle analisi effettuate negli Usa da Consumer Reports al crescere del grado di fondente aumenta la concentrazione dei metalli pesanti, essendo il cacao una pianta “accumulatrice” e il cadmio in particolare molto mobile nel terreno.
Discorso diverso per il piombo (classificato dalla Iarc in classe 2B come probabile cancerogeno per l’uomo) dove non c’è in Europa un limite di legge nel cioccolato, né un valore guida. Per questo abbiamo preso a riferimento la dose giornaliera (0,5 mcg/oncia, ovvero 0,017 mg/kg) californiana per valutare le concentrazioni riscontrate. Considerando questa soglia, mangiando la stragrande maggioranza dei nostri campioni (fa eccezione, positivamente, il prodotto Esselunga) si supera facilmente la dose giornaliera di piombo. Per fare un esempio con il Perugina extra (quello che ha la concentrazione maggiore di piombo) si totalizzano 0,11 mg ossia 6,5 volte la soglia consigliata. Si obietterà: ma nessuno mangia tutti i giorni cioccolata fondente: vero. Ma occorre sempre ricordare che i metalli pesanti sono insidiosi per la salute perché si accumulano nei tessuti e il cacao non è l’unica fonte.

Pesticidi e micotossine

Campioni puliti per quanto riguarda le micotossine: nessuna traccia delle tipiche e più pericolose del cacao, come l’ocratossina e le aflatossine. Abbiamo invece riscontrato una ricorrente presenza di zearalenone, una micotossina non normata e comunque in concentrazioni non preoccupanti.
Discorso diverso per i pesticidi. In sette campioni abbiamo riscontrate tracce (al di sotto del Loq, il limite di quantificazione analitico) di clorpirifos: laddove rilevato seppur a concentrazioni bassissime lo abbiamo riportato perché parliamo di un insetticida bandito dal 2020 dalla Ue perché considerato neurotossico per i bambini. Le tracce riscontrate segnalano l’utilizzo di questo pesticida Oltreoceano segno che, come più volte denunciate dalle Ong ambientaliste e dalle organizzazione europee dei consumatori, i fitofarmaci cacciati dalla porta dall’Europa rischiano di rientrare dalla finestra attraverso i cibi importati. Le altre molecole rilevate in alcuni campioni non prevedono limiti di legge specifici nel cioccolato. A destare più preoccupazione per il profilo di rischio è il 2,4-D classificato potenzialmente cancerogeno dalla Iarc-Oms, un diserbante riscontrato seppur in concentrazioni molto basse in sei campioni. Il piperonil butossido è un un sinergizzante usato in combinazione nei formulati degli insetticidi per il quale non esiste un limite di legge. Il deet, usato nei repellenti contro le zanzare, è una sostanza attiva che non ha destato particolari sospetti durante la sua azione sulla salute umana. Infine non possiamo non mettere in evidenza che nel lotto Novi Nero 99% analizzato abbiamo trovato tracce di tre fitosanitari: è l’unico del nostro panel.

Polifenoli

Il cioccolato è ricco di polifenoli, sostanze antiossidanti, benefiche per il nostro organismo. La loro presenza cresce all’aumentare della percentuale di cacao contenuto nelle tavolette. Per questo motivo è sicuramente da privilegiare una cioccolata extra fondente visto che le quantità maggiori di polifenoli sono presenti nei prodotti con il 90% di cacao, in particolare nel Novi Nero 99% (18,29 mg/g), Lindt 99% (18,92), Vanini 100% (19,72) e Zaini 100% (22,78). Al di là dai dati presi in considerazione nelle nostre tabelle, vogliamo mettere in evidenza alcuni ingredienti sgraditi riscontrate nei vari prodotti, come la presenza di edulcoranti (maltitolo) nell’Otto sugar free o l’olio di cocco e lo sciroppo di glucosio nel prodotto Loacker.