La Ue riduce i limiti per le diossine nei cibi. Il governo le innalza nei fanghi

Sulle diossina il governo italiano e l’Autorità per la sicurezza alimentare seguono due strade opposte: se con il decreto Genova l’esecutivo ha aumentato i limiti di diossina e Pcb nei fanghi da depurazione usati come concimi nei campi, l’Efsa ha abbassato la dose settimanale di diossine e Pcb: per l’Autorità della sicurezza alimentare tramite gli alimenti per essere sicuri i consumatori devono assumere al massimo 2 picogrammi per chilo di peso corporeo di diossine/Pcb al giorno.

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Efsa: “Dose ridotta di sette volte”

La nuova DST (Dose settimanale tollerata) è di sette volte inferiore alla precedente dose tollerabile Ue e il motivo è stato spiegato da Ron Hoogenboom, membro del gruppo di esperti scientifici Contam e presidente del gruppo di lavoro sulle diossine: “Motivi principali dell’abbassamento sono stati la disponibilità di nuovi dati epidemiologici e sperimentali da animali circa la tossicità di queste sostanze e la disponibilità di tecniche di modellazione più precise per prevederne i livelli di accumulo nell’organismo umano nel corso del tempo”. I principali alimenti che contribuiscono all’esposizione alimentare media per la maggior parte delle fasce d’età nei paesi europei sono il pesce (in particolare quello grasso), i formaggi e la carne di animali allevati. Il dr Hoogenboom ha poi aggiunto: “Le esposizioni medie ed elevate erano rispettivamente fino a cinque e 15 volte la nuova DST in adolescenti, adulti e anziani. Nei bambini piccoli e in altri bambini fino a 10 anni di età si è visto un simile spettro di superamento della DST”.

Dl Genova: “Limite nei fanghi innalzato di 2,5 volte”

L’articolo 41 del decreto Genova invece prevede un innalzamento dei limiti di alcuni inquinanti nei fanghi di depurazione. Tra questi gli “Idrocarburi C10-C40, per gli Idrocarburi policiclici aromatici (Ipa), per le policlorodibenzodiossine e i policlorodibenzofurani (PCDD/PCDF), per i policlorobifenili (PCB), per Toluene, Selenio, Berillio, Arsenico, Cromo totale e Cromo VI”. Per quanto riguarda i per i Pcb passa da 0,06 a 0,08 mg per Kg e viene alzato di 13,3 volte, per i Pcdd/Pcdf (diossine) il limite passa da 10 ng per kg a 25, ben 2,5 volte maggiore.

Le conseguenze sulla sicurezza alimentare dei cibi e sull’inquinamento ambientale potrebbero essere molto pesanti. Per questo abbiamo lanciato una petizione su change.org per chiedere a “Di Maio e Costa, fermate i fanghi tossici che avvelenano il made in Italy”: per firmare basta cliccare qui.

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