Energia, i trucchi dei gestori vengono a galla. Antitrust apre istruttoria su 4 compagnie

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L’Autorità garante per la concorrenza e il mercato ha aperto un’istruttoria nei confronti di Iren, Iberdrola, E.On e Dolomiti. Ai trucchi degli operatori dell’energia per aggirare lo stop agli aumenti il Salvagente dedica un ampio servizio sul numero di novembre, in edicola a partire dal 28 ottobre.

 

Solo pochi giorni dopo la nota congiunta con l’Arera in cui spiegava come interpretare alcuni passaggi dell’articolo 3 del decreto Aiuti bis, l’Autorità garante per la concorrenza e il

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mercato è passata all’azione, aprendo un’istruttoria nei confronti di quattro società fornitrici di energia sul mercato libero: Iren, Iberdrola, E.On e Dolomiti. Ai trucchi degli operatori per aggirare lo stop agli aumenti il Salvagente dedica un ampio servizio sul numero di novembre, in edicola a partire dal 28 ottobre.

Le contestazioni a Iberdrola e E.On

Tornando all’istruttoria dell’Antitrust, in particolare, a Iberdrola e ad E.On viene contestata la comunicazione con cui le società hanno rappresentato agli utenti la risoluzione del contratto di fornitura per eccessiva onerosità sopravvenuta, a cui hanno affiancato la proposta di un nuovo contratto “a condizioni economiche significativamente peggiori”.

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A Dolomiti viene contestata la tempistica delle modifiche

A Dolomiti, invece, viene contestata l’efficacia delle comunicazioni di modifica unilaterale del prezzo di fornitura perché inviate prima dell’entrata in vigore del decreto Aiuti bis (10 agosto 2022), mentre la norma, spiega Antitrust, fa eccezione solo per le modifiche unilaterali effettivamente applicate prima della stessa data.

Iren e le condizioni peggiorative di offerta

A Iren viene anche contestata la comunicazione relativa alla scadenza di tutte le offerte a prezzo fisso, accompagnata dalla proposta di “nuove e peggiorative condizioni economiche di offerta, in alternativa alla facoltà del cliente di recedere dalla fornitura”. 

Iberdrola e Dolomiti ci provano: gas troppo alto, impossibile fornire energia”

A Iberdrola e Dolomiti viene anche contestata l’ingannevolezza delle comunicazioni che “evidenzierebbero l’impossibilità di fornire energia elettrica al prezzo contrattualmente stabilito a causa dell’aumento del prezzo del gas naturale, in espressa e grave contraddizione con le affermazioni diffuse nei messaggi promozionali, secondo le quali l’energia elettrica venduta proverrebbe esclusivamente da fonti rinnovabili”.

Richiesta di chiarimenti a Enel, Eni e altri 23 operatori

Dopo aver sentito le imprese e consentito loro l’esercizio del diritto di difesa, l’Autorità concluderà i procedimenti, valutando possibili sanzioni. Intanto, l’Antitrust ha inviato una richiesta di informazioni ad altre 25 società: A2A Energia, Acea Energia, AGSM ENERGIA, Alleanza Luce & Gas, Alperia, AMGAS, ARGOS, Audax Energia, Axpo Italia, Bluenergy Group, Duferco Energia, Edison Energia, Enegan, Enel Energia, Engie Italia, Eni Plenitude, Enne Energia, Estra Energie, Hera Comm, Illumia, Optima Italia, Repower Italia, Sinergas, Sorgenia, Wekiwi.