I cereali Nestlé con i beta-glucani non aiutano a ridurre la glicemia

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“Le prove fornite sono insufficienti per stabilire un effetto sulla riduzione delle risposte glicemiche postprandiali a dosi di 1,3 g di beta-glucani per 25 g di carboidrati disponibili incorporati nei cereali per la colazione pronti da mangiare prodotti mediante cottura a pressione (ossia sia batch cooking o estrusione)”. Con questa motivazione l’Efsa ha rigettato la richiesta della Commissione europea di revisionare i dati relativamente agli effetti positivi dei betaglucani sulla riduzione della glicemia.

Al centro della contesa, una richiesta di Nestlé che già lo scorso anno ha sottoposto all’Autorità europea la possibilità di usare il claim “il consumo di beta-glucani dall’avena e/o dall’orzo in un cereale pronto per la colazione contribuisce a ridurre l’aumento della glicemia dopo quel pasto“.​ Già davanti a questa richiesta l’Efsa aveva risposto un secco no, confermato oggi ma su richiesta della Commissione europea.

Nel 2011, l’Efsa ha approvato affermazioni simili relative all’evidenza che i beta-glucani dell’orzo hanno dimostrato di abbassare/ridurre il colesterolo nel sangue.

Quindi, ha scritto che la seguente formulazione rifletteva l’evidenza scientifica: “È stato dimostrato che i beta-glucani dell’orzo abbassano/riducono il colesterolo nel sangue. Il colesterolo alto è un fattore di rischio nello sviluppo della malattia coronarica”. Per ottenere l’effetto dichiarato, ha aggiunto, si dovrebbero consumare a pasto 4 g di beta-glucani da avena o orzo per ogni 30 g di carboidrati disponibili. Una dose ben più elevata di quella proposta da Nestlé considerata, per l’appunto, insufficiente ad ottenere un beneficio per la salute.

Un portavoce di Nestlé ha dichiarato a FoodNavigator: “Sebbene ci rammarichiamo per la risposta dell’Efsa ai nostri risultati sui benefici per la salute dei beta-glucani nei cereali per la colazione, apprezziamo il feedback positivo con cui l’Efsa ha confermato la validità dei risultati di uno dei nostri studi clinici e l’opportunità di fornire commenti scientifici. Nonostante la risposta finale, continueremo a migliorare il profilo nutrizionale dei nostri prodotti aumentando gli ingredienti e i nutrienti essenziali per una dieta equilibrata come cereali integrali e fibre, riducendo al contempo ingredienti come zucchero e sodio”.

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