Quanto costa davvero Office365 con Vodafone?

VODAFONE OFFICE365

Caro Salvagente, vorrei sottoporvi una domanda riguardo ai contratti che Vodafone propone includendo le licenze di Office365.

Qualche mese fa mi hanno chiamato proponendomi una estenzione del mio contratto della sim cellulare aggiungendomi una sim dati ed un contratto di Office 365 al costo complessivo (Sim cellulare + Sim dati + Office 365) di 35 euro al mese + Iva. Ho accettato ma mi sono visto arrivare le fatture con un importo di 48€ mensili + Iva.

Ho contattato il servizio clienti e mi hanno risposto che l’importo è corretto e ho chiesto di disdire il contratto di licenza di Office 365 (€ 10,40/mese + Iva). Niente da fare: Vodafone mi risponde che sono obbligato a tenermi il contratto per i 24 mesi di vincolo.

Lavorando nel mondo informatico però, io so per certo che le licenze di Office 365 vengono vendute a contratto mensile e quando un utente decide di sospenderne l’utilizzo lo può fare senza alcun problema, anzi questo tipo di contratti sono fatti apposta per questo, faccio presente questa cosa al servizio clienti Vodafone, ma loro ugualmente insistono sul rispetto di 24 mesi di sottoscrizione.

Ritengo che questo sia un vero e proprio sopruso e che Vodafone non può imporre un sistema diverso da quello per cui Office 365 è stato creato, ho torto io o posso imporre la mia posizione al servizio clienti e bloccare loro i pagamenti che avvengono tramite addebito diretto in banca?

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Lucio Colombo

 

Caro Lucio, come al solito le strade seguite dagli operatori di telefonia sono tutt’altro che lineari e trasparenti. E  Vodafone non fa certo eccezione, anzi.

Abbiamo girato la sua vicenda a Valentina Masciari, responsabile utenze dell’associazione Konsumer Italia. Vediamo cosa ci ha risposto.

Il problema principale è capire perché un contratto proposto e venduto ad un costo di 35 euro + IVA al mese, diventa in fattura, pari a 48 euro + IVA. E qui arriviamo, purtroppo, al solito problema: nella maggior parte dei casi, ai clienti viene proposta una certa offerta a un determinato costo, ma in fattura vengono addebitati costi differenti e chiaramente, sempre maggiori, perché si applicano servizi mai richiesti.

Suppongo non sia pensabile che una percentuale così alta di persone interpreti male quanto viene proposto, quindi il dubbio è sempre lo stesso: vendite poco chiare e omissioni volontarie.

Molto sinteticamente, ricordo che tale servizio permette ad esempio, di accedere ai propri documenti da qualsiasi dispositivo, avere la mail sempre aggiornata e sincronizzata su tutti i dispositivi, condividere documenti in mobilità, etc.

Nel caso del sig. Colombo, bisogna partire dalle condizioni contrattuali di Vodafone e non considerare le regole generali alle quali lui è abituato. Vodafone, infatti, stabilisce che se si sceglie di attivare il servizio Office 365, ci si impegna a pagare un corrispettivo per questa fornitura, con pagamento dilazionato in 24 rate, pari alla durata della fornitura. Di conseguenza, il contratto ha una durata di 24 mesi, che corrisponde alla durata del servizio stesso.

La disdetta dovrà essere comunicata con un preavviso di almeno 30 giorni dalla scadenza originaria e se il cliente decidesse di recedere prima della scadenza del termine per la fornitura dei servizi, continuerà a pagare, con la stessa modalità, quindi a rate, il costo del servizio, fino alla scadenza naturale del contratto.

Ma perché i clienti non vengono adeguatamente informati di tutti gli aspetti dei servizi che vanno a sottoscrivere?

I gestori si trincerano dietro la giustificazione che i dettagli sono contenuti nelle condizioni contrattuali ma, i clienti come il Sig. Colombo, che hanno sottoscritto il servizio tramite un vocal order, non hanno mai visto queste condizioni contrattuali e dubito che qualcuno gliele abbia riportate a voce.

Più che la difficoltà di recedere dal servizio, io avvierei un’azione per vendita poco trasparente che non mi dato la possibilità di valutare a pieno la proposta e quindi di scegliere e acquistare il servizio consapevolmente

Il sig. Colombo, dovrà comunque avviare una formale contestazione e considerando che per certo Vodafone non riconoscerà le sue pretese, passare alla fase di conciliazione.