Ci sono delle chiavi di volta per alcuni argomenti che non possono essere messe in discussione nel campo dell’alimentazione e fra queste sicuramente l’assioma che frutta e verdura siano salutari per tutti noi ne rappresenta il fatto più lampante. Al contrario che siano alimenti rischiosi, portatori di pericoli, di pesticidi, o semplicemente oggetto di bufale scientifiche sono da considerarsi molto difficili da sostenere come teorie. La frutta e la verdura rappresentano da sempre uno dei punti fermi di tutte le diete salutistiche, e per quella Mediterranea ancora di più, inoltre sono amici sinceri della nostra salute senza alcun dubbio o incertezza scientifica. Siamo tutti d’accordo oppure qualcosa si può anche dire di negativo verso questi alimenti ?
Mangiare frutta richiede tempo e mi sporco facilmente preferisco bere un succo che è veloce e comodo da consumare ma mai prima di dormire per non appesantirmi
FALSO La frutta e un succo di frutta non sono prodotti equivalenti, del resto gli alberi producono arance e non certo dai rami pendono dei brik pieni di premute. Il frutto rappresenta nel suo complesso sia la parte fibrosa, che quella zuccherina, le vitamine, i sali minerali e il complesso di tante molecole importanti per la nostra salute. Un succo lascia nello spremiagrumi una parte soprattutto fibrosa, che si tende a eliminare fin da piccoli, che invece aiuta l’intestino e ci permette di ricevere ulteriori vantaggi. Inoltre, è questa la parte che ci sazia in fretta per l’effetto di pienezza che danno le fibre nel nostro stomaco. Una premuta istantanea è una soluzione ottima per molti aspetti perché vitamine, micronutrienti e tanto altro presente nella polpa si ingerisce senza problemi, ma quello che resta sul filtro è per sempre inevitabilmente perso. Se occorre rinfrescarci, la soluzione del succo è certamente ottimale, ma se desideriamo, come dice Robin Williams nel film “L’attimo fuggente”, succhiare il “midollo della vita” allora la frutta fresca offre di più rispetto a una semplice premuta filtrata e decantata. Occorre dire che mangiare frutta fresca è ottimale 24h al giorno e se prima di andare a letto consumiamo della frutta ipercalorica non sarà questo a farci ingrassare durante il sonno quanto invece la ricca cena che abbiamo consumato poco prima. La frutta in genere non ha grassi da dovere digerire faticosamente, mentre tutto il resto del suo contenuto si metabolizza rapidamente e senza grossi aggravi sul nostro peso corporeo.
Mangio frutta ai pasti perché non credo mi faccia male e soprattutto non ho il senso di gonfiore
VERO La frutta è come per l’uomo “eterno bambino” la carezza della mamma, citiamo in questo caso il regista Luchetti, per cui non farà mai male. Il suo abuso può essere talvolta critico, ad esempio l’abitudine dell’anguria fresca agostana diluisce i succhi gastrici e rallenta la digestione creandoci il senso di pesantezza che si può evitare distanziandone il consumo o mangiandone di meno. Troppa frutta acida a lungo andare può attaccare lo smalto dei denti. La frutta però si presta benissimo a essere uno snack salutistico, con una mela o un agrume ad esempio, fornendoci gli antiossidanti come la vitamina C che fanno assorbire meglio il ferro dagli ortaggi e utili combattere i processi ossidativi, che durante la fase di digestione aumentano per il metabolismo al suo apice di attività. A questo valore salutistico aggiungiamo quello sensoriale, per la sua dolcezza e sorbevolezza, termine che nasce dalle dimenticate e dolcissime sorbe, perché ripulisce la bocca dai troppi grassi introdotti. Un ruolo questo che è stato codificato “gastronomicamente” dall’introduzione del sorbetto durante un pranzo abbondante. Il consumo di frutta di suo non tende a gonfiarci, fanno eccezione le persone con problemi intestinali, perché le fibre sono quantità relativamente ridotte, di certo l’abuso è sempre da evitare ad esempio per i problemi calorici che ritroveremo.
Mangio noci e frutta secca per il mio colesterolo ma amo anche i fichi secchi del resto è sempre frutta
FALSO Mangiare circa tre noci o quattro mandorle al giorno non riesce a ridurre troppo il livello di colesterolo anche se sono comunque alimenti ricchi di acidi grassi polinsaturi che invero rimpiazzano i grassi saturi e riequilibrano la colesterolemia migliorando alcuni parametri funzionali dell’apparato cardiovascolare. Come tutti i grassi sono però calorici e non si può abusarne senza mettere in conto qualche chilogrammo di troppo da smaltire poi. Inoltre, la frutta secca a guscio come noci, nocciole, mandorle, etc. non equivale alla frutta essiccata come le prugne o i datteri o le albicocche che sono meno diffuse se non in situazioni particolari oppure durante alcune festività. La frutta secca a guscio è il seme della frutta e contiene di conseguenza molta energia, fibre, minerali, grassi vari per far da “start up” alla nuova pianta mentre la frutta essiccata è in pratica della frutta disidratata che si conserva meglio ma che in cambio è ricca di zuccheri, di fibra e di alcune vitamine.
Anche della frutta candita può aiutare…
FALSO Se poi volgiamo lo sguardo verso la frutta candita, si tratta di prodotti che per durare a lungo sono ricchi di zuccheri aggiunti che fanno da batteriostatici ma anche da portatori di calorie superflue. Questo alimento usato già dagli arabi e dai romani è ricco fino al 70% di zucchero e il suo consumo è stato storicamente associato a momenti di puro divertimento. Gianni Rodari parlava di Palazzo di Gelato con comignoli di frutta candita e questo perché non era certo facile attirare i piccoli lettori con comignoli di frutta secca.
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Oltre alla frutta devo mangiare molta verdura. Ma quella inscatolata è molto ricca di coloranti e conservanti e se surgelata ancora meno naturale
FALSO Piselli, ceci, fagioli, legumi in generale etc. in scatola sono prodotti spesso solo aggiunti di sale e acqua allo scopo di conservarli meglio e di far risparmiare tempo evitando la reidratazione. Le nostre nonne, per preparare una zuppa di ceci, dovevano programmare almeno un paio di giorni di lavoro dovendoli riportare al giusto valore di morbidezza, così come i fagioli sia pure in modo veloce. Oggi la loro cottura a vapore, la loro scottatura e la conservazione in scatole sterili permette di aprire un barattolo di fagioli e preparare una zuppa in poco tempo. Colorare queste verdure, legumi o altro non porta vantaggi di sorta ed è il processo di produzione che di solito permette di avere una buona conservazione senza uso di additivi chimici o altro. Nel caso della surgelazione di legumi o di verdure si sono portati velocemente a bassa temperatura ed è il freddo a conservarne il loro livello di sicurezza. Naturalmente occorre che il ciclo del freddo sia rispettato per cui scegliamo buste integre, non brinate, o con altri difetti che possono farci venire il dubbio che si tratti di prodotti che hanno vissuto alti e bassi termici nella loro conservazione. Sono prodotti che offrono livelli paragonabili di vitamine, micronutrienti etc. col vantaggio di aggiungere del tempo che risparmiamo nella loro scelta e preparazione, ed è questo che li rende più costosi rispetto ai prodotti freschi. Il consiglio è di usarli in maniera oculata e, laddove, possibile ricorrere invece a prodotti freschi e magari stagionali. E in questa stagione abbiamo colori, sapori e profumi in grande abbondanza.