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È assurdo che chi vuole chiedere assistenza debba pagare di più la telefonata (un servizio incluso nel prezzo già pagato). La sentenza della Corte Ue metterà un freno alle aziende italiane? Intanto vediamo quante e quali sono quelle dei trasporti che guadagnano sui diritti dei viaggiatori

L'associazione ricorrerà all'Autorità dei trasporti contro l'intenzione se l'azienda, come ha annunciato l'ad Barbara Morgante, rincarerà i biglietti e istituirà un numero chiuso negli abbonamenti

I pendolari della tratta Milano-Torino hanno presentato un esposto al Tar di Torino in cui chiedono che l'Autorità riconosca alla linea veloce i connotati di servizio pubblico

Dal 1° agosto per acquistare un titolo regionale o sovraregionale verrà richiesto in quale giorno si intende viaggiare e il nuovo biglietto potrà essere utilizzato esclusivamente entro le 23.59 del giorno riportato sul biglietto. fino ad oggi la validità di questi biglietti è stata di due mesi.

Oggi la validità di questi biglietti è di due mesi. La novità non piace alle associazioni dei consumatori che parlano di "poca flessibilità per i pendolari".

Il treno partito da Lamezia Terme doveva arrivare a Roma Termini alle 15.30 ma a Salerno è iniziato il suo calvario: ha accumulato un ritardo di 4 ore per dare precedenza all'alta velocità.

Una lettrice ci racconta un episodio allucinante: il capotreno di un Intercity Trenitalia le impedisce l'accesso al treno nonostante le porte fossero ancora aperte. E costringe la signora di 80 anni a una via crucis. Cosa fare in questi casi? Risponde Fabrizio Premuti, presidente di Konsumer Italia

L'Autorità per i trasporti ha approvato il regolamento che introduce informazioni più trasparenti e diritti al rimborso se l'abbonamento non è usufruito come previsto. Polemiche sulla riprogrammazione in giornata e senza posto a sedere in caso di corse saltate

L'associazione critica lo schema di regolazione messo in consultazione dall'Autorità dei Trasporti: "se passassero queste regole agli abbonati si venderebbe un abbonamento aleatorio, con pochissimi diritti"

Dal 1° gennaio 2016 non saranno più in vendita i biglietti chilometrici di Trenitalia che verranno sostituiti da ticket elettronici che riportano l'indicazione del luogo di partenza e di arrivo.

Possibili sanzioni per Trenitalia qualora l'Autorità dei trasporti accertasse le violazioni dei diritti dei passeggeri che le contesta.

Il rischio è che 150mila pendolari non avranno più un mezzo di trasporto a basso costo per raggiungere il posto di lavoro.