Tag: iQOS
Pubblicità illecita della iQos: multa di 900mila euro in Francia per...
Philip Morris multata in Francia per 900mila euro per pubblicità illecita delle iQos. Una goccia per il mercato milionario dei suoi dispositivi a tabacco riscaldato
“Così Philip Morris ha pagato gli scienziati per promuovere la IQOS”
Il reportage appena uscito su The Bureau of Investigative Journalism a firma Fin Johnston con la denuncia di Shiro Konuma. L'esperto di sanità pubblica, che ha lavorato in Philip Morris, denuncia le somme pagate agli scienziati per dimostrare i minori danni provocati dalle IQOS.
Iqos, il mistero del contenuto di nicotina
Un'inchiesta esclusiva del Fatto quotidiano e del Bureau of Investigative Journalism (Tbij) svela come il contenuto di nicotina in ogni stick Iqos è 8 volte superiore a quanto dichiarato (0,5 mg) da Philip Morris
Il tentato blitz di Pd e Lega per regalare alla Philip...
Due emendamenti al dl Milleproroghe (presentati da Lega e Pd) chiedono di posticipare l'aumento della tassazione sulle iQOS che oggi è ridotto a un quarto di quanto pesa sulle sigarette tradizionali. Un regalo inammissibile per la Confederazione italiana agricoltori che spiega al Salvagente perché sarebbe iniquo
Iqos, Philip Morris condannata per pubblicità ingannevole
Il tribunale di Parigi ha inflitto alla filiale francese della multinazionale una multa di 75mila euro per aver violato la legge sul tabacco: non ci sono, infatti, studi che dimostrano che la Iqos è meno dannosa delle sigarette con combustione. Philip Morris aveva cercato (inutilmente) di convincere i giudici che il suo dispositivo (senza la ricariche) non deve rispettare quella normativa
Iqos, lo studio dell’Alma mater di Bologna: “Accrescono rischio di cancro...
Uno studio condotto dai ricercatori dell'Università Alma Mater di Bologna su cavie ha rilevato"gravi danni ai polmoni e fattori che aumentano il rischio di cancro" associati al consumo di Iqos, i popolari dispositivi di tabacco della Philip Morris riscaldato
Tabacco, la guerra segreta di Philip Morris contro l’Oms
L'inchiesta di Stéphane Horel pubblicata su Le Monde svela i tentativi di Philip Morris di influenzare l'Oms per "promuovere" la sigaretta elettronica Iqos. Il ruolo dell'Università di Catania
I 2 milioni di Philip Morris a Casaleggio e le leggi...
La notizia tirata fuori da Report di un finanziamento di 4mila euro al candidato cinquestelle Dino Giarrusso da parte di una lobbista della British American Tobacco, è poca roba a confronto. Un'inchiesta di Aldo Torchiaro sul Riformista racconta come l'altro grande colosso del settore, Philip Morris abbia donato alla Casaleggio associati, che gestisce la piattaforma Rosseau del M5s, oltre 2 milioni di euro in consulenze. E, senza voler fare connessioni in assenza di prove, possiamo limitarci solo a dire che - coincidenza o meno - l'Italia in questi anni ha brillato per una tassazione sul tabacco riscaldato (la tecnologia usata dalla iQos della Philip Morris) molto blanda, senza paragoni nel resto del mondo, dove la fiscalità è equiparata a quella delle sigarette tradizionali.
Iqos, l’Oms frena: “Non sono più innocue delle normali sigarette”
Lo statement dell'Agenzia chiarisce la portata dell'autorizzazione alla commercializzazione che la Fda ha dato ai prodotti di tabacco riscaldato come le Iqos: "Con la sia autorizzazione, l'agenzia americana non ha voluto dire che si tratta di prodotti sicuri per la salute"
Tabacco, ecco come il governo ha salvato IQOS
Con una mossa a sorpresa, la scorsa settimana il governo ha chiesto di ritirare un emendamento che avrebbe aumentato la tassazione in favore delle sigarette a tabacco riscaldato, come le IQOS di Philip Morris. E' la ricostruzione di un retroscena fatta da Politico.eu
Sigarette elettroniche, Trump vieta le cartucce aromatizzate (tranne quelle al mentolo)
Il governo statunitense, infatti, ha annunciato che vieterà la gran parte delle cartucce aromatizzate delle sigarette elettroniche, molto usate dai giovani, eccetto che quelle al tabacco e al mentolo.
Sigarette elettroniche: dopo la bufera, Big Tobacco è pronta a prendersi...
Dopo le morti e le centinaia di ricoveri di svapatori abituali in Usa, c'è una domanda rimasta in secondo piano, e che forse merita maggiore attenzione, per capire meglio: come si sono posizionati i grandi del tabacco in questa battaglia di Trump e amministratori locali contro le e-cig? La risposta ci aiuta a capire come un mercato aperto e frammentato rischia di lasciare posto a un oligopolio di poche multinazionali