Cosmetici, l’Ue vieta due interferenti endocrini

INTERFERENTI ENDOCRINI

Si chiama butylphenyl methylpropional, più conosciuta con il nome Lilial, una delle 26 sostanze allergizzanti che dal 1° marzo non potranno più essere utilizzate nei cosmetici. L’Ue l’ha, infatti, inserita, insieme allo zinco piritione nella lista delle sostanze classificate come cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione (le cosiddette Cmr).

A prevedere lo stop è il regolamento 2021/1902 della Commissione europea che ha modificato il testo di riferimento in materia approvato dal Parlamento Ue (regolamento CE n. 1223/2009). Come si legge nei documenti Ue, entrambe le sostanze sono state catalogate come «cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione», di categoria 1B, cioè “presumibilmente tossico per la riproduzione nell’uomo”.

Cos’è il Lilial e dove lo troviamo

Il butylphenyl methylpropional è una fragranza usata in diversi cosmetici: ricorda l’odore floreale del lillà, mughetto e ciclamino. Già presente nella lista delle 26 sostanze allergizzanti per cui c’è l’obbligo di indicarne la presenza in etichetta quando la quantità è pari a 10 ppm (0.001%) per i prodotti senza risciacquo; oppure a 100 ppm (0,01%) per i prodotti con risciacquo. Lo troviamo nei profumi, nei detergenti intimi, nelle creme da giorno, nelle creme doposole, nei pannolini per bambini, nei deodoranti e nelle maschere per il viso.

Cos’è lo zinco piritione e dove lo troviamo

Lo zinco piritione è una sostanza antiforfora, con proprietà anche di conservante, utilizzato per decenni negli shampoo oltre che in altri prodotti di bellezza, soprattutto per i capelli.