Pesticidi, la Commissione Ue bacchetta l’Italia: “È in colpevole ritardo”

PESTICIDI

“Il ritardo dell’Italia nella presentazione del Piano nazionale sui Pesticidi è del tutto inaccettabile e a dirlo ora è anche la Commissione europea, in risposta alla mia interrogazione parlamentare con la quale chiedevo di far luce su questo ritardo e sulla relativa violazione della Direttiva sull’utilizzo sostenibile dei pesticidi”. È il commento dell’eurodeputata Eleonora Evi, co-portavoce nazionale di Europa Verde, alla risposta della Commissione alla sua interrogazione. In occasione dell’audit della Commissione, nel marzo 2021, l’Italia aveva non solo adottato il piano d’azione nazionale iniziale con 14 mesi di ritardo, ma aveva anche accumulato un ulteriore ritardo di circa due anni nell’adozione del piano d’azione nazionale riveduto che, come se non bastasse, ad oggi non è stato ancora presentato dalle autorità italiane alla Commissione.

Un ritardo – aggiunge l’eurodeputata – che costituisce una chiara violazione dell’articolo 4 della direttiva 2009/128/CE.

L’Italia ha palesemente disatteso l’obbligo per ogni Stato membro di redigere e di rivedere ogni cinque anni il Piano nazionale sui Pesticidi, che non viene rivisto dal lontano 2014, a dimostrazione di quanto il nostro Governo sottovaluti i danni, da tempo dimostrati, dei pesticidi per la salute umana, soprattutto per i soggetti più vulnerabili, come i bambini e i nascituri, per i quali i pesticidi chimici rappresentano un pericolo concreto nello sviluppo cognitivo. Come rilevato da un recente rapporto Ispra, infatti, in Italia si usano 114.000 tonnellate l’anno di pesticidi, sostanze che finiscono nel cibo che portiamo in tavola ogni giorno, ma anche nelle acque superficiali e sotterranee.

Sono pertanto soddisfatta che la Commissione europea abbia accolto il mio appello – conclude la Evi – rispondendo al quale sollecita le autorità italiane a provvedere urgentemente affinché la normativa europea in materia di pesticidi trovi applicazione tempestiva ed efficace.