Biossido di titanio, entro l’estate non potrà più essere aggiunto negli alimenti

BIOSSIDO DI TITANIO

Entro luglio il biossido di titanio non sarà più utilizzato come additivo alimentare. La Commissione Europea ha adottato, infatti, un divieto sull’uso dell’E171 che entrerà in vigore dopo un periodo transitorio di sei mesi. Da questa estate, dunque, questo additivo non dovrebbe più essere aggiunto ai prodotti alimentari.

“La sicurezza del cibo che mangiano i nostri cittadini e la loro salute non sono negoziabili. Questo è il motivo per cui garantiamo un controllo rigoroso e continuo dei più elevati standard di sicurezza per i consumatori. Una pietra angolare di questo lavoro è garantire che solo sostanze sicure, supportate da solide prove scientifiche, raggiungano le nostre tavole. Con il divieto di oggi, stiamo rimuovendo un additivo alimentare che non è più considerato sicuro. Conto sulle autorità degli Stati membri per la loro cooperazione nell’assicurare che gli operatori alimentari mettano fine all’uso dell’E171 negli alimenti” ha commentato il commissario Stella Kyriakides, responsabile per la salute e la sicurezza alimentare.

Il biossido di titanio viene utilizzato per conferire colore bianco a molti alimenti, dai prodotti da forno e creme spalmabili per panini a zuppe, salse, condimenti per insalate e integratori alimentari. Gli Stati membri hanno approvato all’unanimità la proposta della Commissione, avanzata lo scorso autunno. Si basava su un parere scientifico dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare che concludeva che l’E171 non poteva più essere considerato sicuro se utilizzato come additivo alimentare.

Già prima di questa presa di posizione dell’Efsa, il mercato aveva iniziato a non usare più l’additivo sostituendolo con l’amido da riso oppure con il bicarbonato di calcio, come fatto da Cameo. Più complessa, invece, si prospetta la sostituzione del biossido nei farmaci nei farmaci: usato com eccipiente in diversi medicinali, l’Agenzia europea dei farmaci ha frenato sulla sua sostituzione. Chiamata in causa dalla Commissione europea, l’Ema è stata lapidaria sostenendo che occorreranno almeno 10 anni per vedere questo additivo eliminato dalla composizione di diversi farmaci. Clicca qui per scoprire in quali farmaci è presente il biossido di titanio.

 

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