Le ricette mediche dematerializzate senza bisogno di passare dal medico vengono estese in tutta Italia. La misura, resasi necessaria per ridurre il più possibile gli affollamenti negli ambulatori dei medici di base, è stata annunciata dal commissario per l’emergenza, Angelo Borrelli, che ha reso noto di aver “firmato un’ordinanza per la dematerializzazione delle ricette mediche, con l’attribuzione di un codice; i cittadini non dovranno più andare da un medico di base, ma avranno un codice in farmacia per ritirare i farmaci“. La notizia farà piacere agli italiani delle regioni finora esclusi da provvedimenti del genere, anche se non è ancora chiara la tempistica per l’estensione a tutto il territorio nazionale, né se il modello adottato sarà quello più avanzato, in vigore in Veneto, che prevede che il medico carichi il codice della ricetta direttamente sul fascicolo sanitario elettronico e il farmacista lo veda scansionando la tessera sanitaria del paziente, senza un coinvolgimento diretto di questo, o come in altre regioni dove va rispettato il passaggio in più che prevede che il cittadino si rechi in farmacia con l’nre e il farmacista stampi la ricetta sul momento. Intanto che l’ordinanza diventi effettiva, rivediamo le regioni che già hanno un meccanismo di ricette dematerializzate attivo. Importante ricordare che al momento vale, tranne eccezioni, solo per le ricette cosiddette “bianche” cioè quelle che il medico di base stampa su carta bianca. Vediamo, regione per regione, come funziona.
Lombardia
la copia cartacea della ricetta dematerializzata – ovviamente e come sempre su prescrizione del medico – si può stampare direttamente in farmacia. I cittadini lombardi non devono più recarsi nello studio del proprio medico di medicina generale per ritirare la ricetta in formato cartaceo. Basteranno il Numero di Ricetta Elettronica (NRE) comunicato dal proprio medico e la tessera sanitaria.
Veneto
Ricette e certificati per i cittadini in quarantena vengono mandati on line. Le prime alla farmacia di riferimento, i secondi all’interessato. Basta telefonare al proprio medico di base
Emilia-Romagna
Possibile erogare ai cittadini farmaci senza la necessità di presentare in farmacia il promemoria cartaceo. È infatti disponibile sul Fascicolo sanitario elettronico (FSE) una
funzionalità che consente di mostrare in farmacia il bar code contenente sia NRE sia
codice fiscale; se il paziente non ha attivato il FSE può comunque comunicare il
numero NRE (il cittadino concorderà con il medico la modalità non cartacea di
trasmissione del numero della ricetta elettronica NRE) e il codice fiscale senza dover
esibire il promemoria cartaceo. Non è quindi necessario produrre il promemoria per
tutte le prescrizioni.
Toscana
La Toscana si attrezza per far fronte ancora di più all’emergenza Coronavirus. La copia cartacea della ricetta dematerializzata – ovviamente e come sempre su prescrizione del medico – si potrà d’ora in poi stampare direttamente in farmacia. Perciò i cittadini della Toscana non devono più recarsi nello studio del proprio medico di medicina generale per ritirarla in formato cartaceo. Saranno sufficienti il Numero di ricetta elettronica (NRE) comunicato dal proprio medico tramite messaggio Sms sul telefono dell’assistito e la Tessera sanitaria. Le farmacie toscane si fanno così carico di un passaggio burocratico, per contribuire a ridurre al minimo le occasioni di contatto tra pazienti e per evitare che si creino lunghe code negli ambulatori, purtroppo più affollati del solito in questi giorni, nonostante l’invito della Regione sia quello di non recarsi dal proprio medico di famiglia se non per reale necessità.
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Lazio
Le prescrizioni e le ricette, soprattutto quelle dei farmaci per i malati cronici, saranno completamente dematerializzate. Il paziente riceverà un numero di protocollo dal medico e con questo si recherà in farmacia per ritirare il medicinale.
Abruzzo
L’ordinanza prevede che, in caso di farmaci prescrivibili attraverso Ricetta Elettronica Dematerializzata (Dem) e per problematiche che potrebbero non necessitare di visita medica, il medico di medicina generale e il pediatra di libera scelta comunica al cittadino il numero di ricetta elettronica (Nre) attraverso le modalità che ritiene più opportune (via mail, WhatsApp e altro. Il cittadino potrà quindi recarsi in farmacia esibendo la Tessera Sanitaria e il Nre comunicato dal medico; il farmacista, individuata la prescrizione e verificata la correttezza della stessa, effettua la dispensazione dei farmaci, stampa il promemoria e apporre le relative fustelle. Per le patologie croniche “il medico può prescrivere medicinali fino a un massimo di sei pezzi per ricetta, purché già utilizzati dal paziente da almeno sei mesi”. La durata della prescrizione non può comunque superare i 180 giorni di terapia.
Sardegna
Piani terapeutici per farmaci e dispositivi medici prorogati sino al 30 giugno per i pazienti con patologie croniche e ricette in mail o codici via sms o telefono. Sono alcune delle disposizioni emanate dall’assessore della Sanità della Regione Sardegna, Mario Nieddu, in risposta all’emergenza Covid-19. “I pazienti diabetici o i cardiopatici, ad esempio, non dovranno recarsi dal proprio medico per il rinnovo del piano terapeutico, che sarà prorogato in automatico salvo che lo stesso medico non decida diversamente”, precisa Nieddu. Per limitare gli accessi agli ambulatori dei medici di base e dei pediatri di libera scelta ai soli casi strettamente necessari, sono state date anche indicazioni specifiche per le ricette dematerializzate: “Dove possibile – prosegue – per le prescrizioni che devono essere ripetute, il medico potrà inviare la ricetta sulla mail del paziente o il numero della ricetta potrà essere inviato via sms o dettato a voce telefonicamente per poterlo poi fornire al farmacista”. Le stesse regole sono applicate alle ricette limitative, prescritte dai medici specialisti.