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Falso Pachino Igp: sequestrate quasi 10mila bottiglie a Siracusa
I Carabinieri del reparto Tutela agroalimentare (continuano con la loro decisa azione di contrasto alle frodi nel settore del pomodoro. Sanzionata un’impresa che etichettava la salsa di pomodoro, prodotta nei propri stabilimenti in provincia di Siracusa, impiegando l’indicazione geografica protetta "pomodoro di Pachino Igp", pur non essendo autorizzata. A Reggio Calabria, invece i militari hanno accertato che un’impresa ha commercializzato un quantitativo di pomodoro di origine italiana superiore a quello effettivamente acquistato
E tu di che pomodoro sei?
È la stagione d'oro dei pomodori. Tondi, allungati, rossi, gialli, da insalata o per la salsa fanno la loro bella figura sui banchi delle frutterie. E ci lasciano con un piacevole imbarazzo per la scelta e per l'utilizzo. Ecco una piccola guida grafica delle varietà più interessanti e di come usarle.
Italiano o straniero? I modi per scoprire da dove arriva il...
Dopo i due blitz dei carabinieri su Attianese e Petti, sono in molti a chiedersi quanto ci sia di vero nelle conserve di pomodoro che si dichiarano 100% italiane. Vediamo quali analisi possono essere utili e come funzionano
Pomodoro ai pesticidi, l’azienda al centro del blitz è Attianese, che...
I carabinieri per la tutela agroalimentare (Rac) avevano comunicato gli esiti dell'operazione Scarlatto Due, senza però fornire i nomi della società al centro del blitz. Ecco chi è l'azienda accusata di aver importato semilavorati di pomodoro dall'Egitto, con tracce di pesticidi oltre il limite di legge, e che prodotti commercializza
Salerno, maxi sequestro di pomodoro per conserve dall’Egitto: pesticidi oltre i...
A distanza di un mese e mezzo dall'operazione Scarlatto, in cui i carabinieri per la tutela agroalimentare (Rac) hanno sequestrato 3500 tonnellate di conserve a Petti, gli stessi reparti a Salerno hanno portato a termine l'operazione Scarlatto Due
Se a essere vittima del Covid sono anche i controlli sugli...
L'olio extravergine che extravergine non è. E poi il pomodoro italiano accusato di essere fatto con materia prima estera e il grano estero contaminato. Che sta accadendo agli alimenti italiani? Il dubbio è che i tanti (e giusti) controlli sul Covid e sulle mascherine abbiano rarefatto quelli sui cibi. Una cosa a cui è bene non abituarsi
“Quel pomodoro era destinato all’estero”. La difesa di Petti lascia molti...
Dopo il clamoroso sequestro effettuato dai militari del comando carabinieri per la Tutela Agroalimentare, insieme ai colleghi dell’Arma territoriale e Forestale, a Livorno, Petti risponde con una nota alle accuse di aver utilizzato concentrato straniero per delle conserve di pomodoro vendute come italiane al 100%. Ma a quanto risulta al Salvagente, la dinamica del blitz racconterebbe altro
Blitz nello stabilimento Petti: sequestrato pomodoro “italiano 100%” solo sulla carta
Denunciate 6 persone per frode in commercio. Secondo i carabinieri, gli indagati, agendo nei diversi ruoli dell’organigramma aziendale, avevano posto in essere la sistematica produzione e fraudolenta commercializzazione di conserve di pomodoro destinate alla Gdo
La guerra del pomodoro: coltivato in Puglia ma il nome è...
Come per la bresaola prodotta con lo zebù brasiliano, la denominazione Igp consente di attribuire il nome al luogo di trasformazione. Colomba Mongiello: "Il pomodoro è coltivato in Puglia quindi deve essere Igp Foggia"
“Riaccolto”, sugli scaffali Coop i pomodori anti caporalato di Ghetto out
"Riscatto, accoglienza, legalità, occupazione", con queste parole Coop presenta la decisione di vendere in molti punti vendita i pomodori pelati con l'etichetta “Riaccolto, la Terra della Libertà”. L’iniziativa è promossa con l’Associazione Ghetto – Out Casa Sankara. Dai prezzi ai margini per i produttori, il confronto con gli altri prodotti simili già in commercio
Iper richiama Pomodoro datterino Salsa pronta: presenza di vetro
Il provvedimento riguarda un lotto del prodotto
Dal 1° aprile scompare l’indicazione di origine sulla pasta (e non...
Non è uno scherzo: il 31 marzo decadono i decreti Origine con i quali si è stabilito l'obbligo di indicare la provenienza della materia prima sulle confezioni di pasta, riso, latte e prodotti derivati dal pomodoro. Al loro posto entra in vigore il Regolamento Ue sull'ingrediente primario che aiuta più le aziende dei consumatori