Salerno, maxi sequestro di pomodoro per conserve dall’Egitto: pesticidi oltre i limiti di sicurezza

A distanza di un mese e mezzo dall’operazione Scarlatto, in cui i carabinieri per la tutela agroalimentare (Rac) hanno sequestrato 3500 tonnellate di conserve a Petti, gli stessi reparti a Salerno hanno portato a termine l’operazione Scarlatto Due: nell’ambito di un’indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, i militari hanno sequestrato conserve di pomodoro provenienti dall’Egitto, contaminate da alti eccessivi di pesticidi. il provvedimento ha interessato una partita di semilavorato di pomodoro di ben 821 tonnellate, del valore di circa un milione di euro, e l’azienda dell’Agro Nocerino Sarnese al centro dei sequestri, di cui non si conosce il nome, è definita dai Rac “Leader nel settore conserviero”.

Pomodoro contaminato dall’Egitto

“I plurimi elementi indiziari acquisiti nell’indagine – scrivono i militari – segnata da riscontri sul campo costantemente vagliati dalla Procura Nocerina, lasciano ritenere che il materiale alimentare sequestrato sia largamente interessato dalla contaminazione di pesticidi, presenti in misura maggiore a quanto normativamente consentito, sussistendo così il concreto rischio di nocività per la salute umana”. Gli inquirenti, infatti, hanno fatto analizzare il contenuto dei prodotti trovando una quantità di fitofarmaci fuori norma. Una parte minima del prodotto, inoltre, veniva venduta come “italiana”.

Destinato a mercato Ue e Extra Ue

La merce era stoccata in migliaia di fusti metallici contenenti ognuno mediamente 250 kg di prodotto, in attesa di essere lavorata e confezionata, solitamente in barattoli e tubetti di diversi formati, per essere successivamente collocata sul mercato – prevalentemente estero – sempre come doppio o triplo concentrato di pomodoro. L’ingente materiale sequestrato è ciò che residua di una partita di semilavorato ben più cospicua; infatti è stato accertato che già alcune centinaia di tonnellate sono state commercializzate in Paesi Ue ed extra Ue. Per le condotte rilevate, i titolari dell’azienda, i fratelli A.P. e A.D., sono stati denunciati sia per frode in commercio, che per commercio di sostanze alimentari nocive.

Il caso Petti

L’operazione segue di poche settimane un’altra significativa attività investigativa condotta dai Rac, l’operazione Scarlatto, sempre nel settore conserviero ed a protezione degli interessi dei consumatori, che ha visto il sequestro di migliaia di tonnellate di concentrato di pomodoro di provenienza estera, fraudolentemente inserito nel ciclo produttivo per realizzare conserve alimentari illecitamente commercializzate come “pomodoro 100% toscano” da Petti.