Tag: kellogg’s

KELLOG'S soffocamento

Rischio soffocamento: richiamati Kellogg’s corn flakes Cocoa

Kellogg's ha richiamato i cereali da colazione Cocoa perchè possono contenere "grumi duri che possono potenzialmente causare danni ai denti o rischio soffocamento". Le confezioni coinvolte
kellogg's big food

Big Food vende ancora prodotti con troppo sale e zucchero. Bocciati...

Kellogg’s, Kraft Heinz, Nestlé e Unilever mettono sugli scaffali prodotti con ancora troppo sale, zucchero o altri ingredienti dannosi. A dirlo è un’inchiesta di World Action on Salt, Sugar & Health. E questo nonostante i governi di decine di paesi in tutto il mondo, soprattutto in Occidente, abbiamo avviato politiche per la riduzione di sodio negli snack

“La legge su grassi e zucchero nei cereali è sbagliata”: Kellogg’s...

Secondo il colosso dei cereali per la colazione, le normative che limitano la promozione di prodotti ritenuti ricchi di grassi, zucchero e sale (Hfss) sono sbagliate e per questo Kellogg's ha deciso di rivolgersi al giudice. Ma in Uk il problema dell'obesità infantile è molto sentito
SALUTARE ALIMENTARE

“Salutare”, “Naturale”, “Sostenibile” così l’industria alimentare nasconde cosa c’è dentro

La Ong Bite Back 2030 ha analizzato 500 cibi e bevande presentati come "salutari" bocciandone il 60% perché apportano troppo zucchero e non solo. La campagna rivolta a Coca-Cola, Müller e Kellogg's: "Basta bugie, non nascondete cosa c'è dentro"
FERRERO

Per Ferrero & Co. c’è un’Europa di serie A e una...

Paese che vai, qualità che trovi. Dal 2019 l'Ue monitora la composizione dei prodotti alimentari in vendita in Europa. L'ultimo report ha messo in evidenza delle differenze di composizioni che si ripercuotono, ovviamente, anche sul gusto dell'alimento. Il caso del KInder Pinguì con meno latte che in Slovacchia e quello dei Kellogg's, più zuccherati nel nostro paese
CORNFLAKES

Kellogg’s contaminati da glifosato, le analisi di Öko-Test sui cornflakes

Tra acrilammide, zuccheri, pesticidi, oli minerali e sali solo 15 cornflakes su 50 (tra convenzionale e biologici) hanno ottenuto il massimo del punteggio. Tra questi ci sono quelli a marchio Crownfield venduti nei discount Lidl. All'altro lato della classifica i Kellogg's classici e gli Special K

Uk, stop a Kellogg’s: “Le vitamine di Special K? Meno di...

L'Asa l'autorità britannica di controllo sulla pubblicità ha vietato all'azienda di usare sulle confezioni di corn flakes il claim "apporta acido folico" perché la quantità è risultata inferiore a quella prevista dalla legge

Kellogg’s, meno zucchero nei cereali per bambini

Dal nuovo anno Coco Pops, Rice Krispies e Rice Krispies Multigrain Shapes conterranno il 40% di zucchero in meno, dagli attuali 30 grammi per 100 grammi si passa a 17. Nella nuova ricetta della multinazionale è previsto anche un taglio dell'apporto di sale

Dieta Brexit, l’inganno delle confezioni più piccole (per non alzare il...

Prima la Unilever e il Toblerone. A seguire la Pepsi ha messo a dieta i pacchetti delle patatine Doritos calade del 10% di peso, Mars ha tagliato il contenuto di M&M e Kellogg’s ha ridotto le scatole di Coco Pops da 800 a 720 grammi. Per gli acquirenti un aumento di prezzo mascherato

Glifosato nel piatto: la scoperta che ha sconvolto gli Usa

La pubblicazione del rapporto Glyphosate: Unsafe On Any Plate con i livelli allarmanti di erbicida negli alimenti industriali ha scatenato il contrattacco dei sostenitori di Monsanto. Un boomerang e un esempio di mistificazione che ha pochi precedenti.

Muesli: un cocktail di pesticidi (ma il bio è pulito)

L'analisi di Générations futures sui prodotti in vendita in Francia: nei convenzionali sempre presenti tanti pesticidi diversi, a volte sospetti di essere perturbatori endocrini. La buona notizia? Nei prodotti biologici analizzati non c'è traccia di fitofarmaci.

Kellogg’s inciampa sulle stelle e cambia le confezioni dei cereali

Kellogg's in Australia costretta a cambiare le confezioni dei cereali per aver riportato una indicazione delle "stelle nutrizionali" che può trarre in confusione. Ma stelle e semafori aiutano davvero a scegliere? E perché i big li accettano e i consumatori li criticano?