Tag: deforestazione
Amazzonia in pericolo, con Bolsonaro la deforestazione è aumentata del 75%
È quanto emerge emerge dal rapporto di Greenpeace, che si basa sui dati raccolti dall’Istituto brasiliano di ricerche spaziali (Inpe): nel 2019, anno in cui Bolsonaro entrò in carica, il tasso annuo di deforestazione in Amazzonia era di 7.536 km2. Tre anni dopo, l’Inpe ha annunciato che, tra agosto 2020 e luglio 2021, sono stati distrutti 13.235 km2 di Amazzonia
Cargill continua a incentivare la deforestazione dell’Amazzonia
Secondo un recente rapporto, Cargill continua ad acquistare soia e mais da una fattoria legata alla deforestazione in Amazzonia, nonostante si sia impegnato a ripulire le sue catene di approvvigionamento globali
Olio di palma, così in Indonesia le aziende aggirano la stretta...
La Commissione europea ha proposto una serie di regole per frenare la deforestazione nei "polmoni verdi" del mondo. La denuncia degli attivisti indonesiani: "Con la triangolazione le norme si aggirano"
La brasiliana Jbs (dopo Rigamonti) fa shopping in Italia e compra...
La Jbs, leader mondiale nella produzione di carne e accusata più volte di favorire la deforestazione in Amazzonia, compra altri due storici marchi del made in Italy: dopo Rigamonti e la bresaola tocca ai prosciutti King's e Principe. Mentre l'Europa chiude alla carne brasiliana, il big carioca sbarca in Italia
Auchan, Carrefour, Lidl: stop alla carne brasiliana da deforestazione
Crescono le catene in Europa che hanno deciso di non vendere più carne di bovini allevati in zone deforestate in Brasile: Sainsbury’s in Gran Bretagna, Carrefour e Delhaize in Belgio, Lidl Olanda, Auchan in Francia
Nike, Adidas, Zara e altri: tutti i marchi legati alla deforestazione...
Uno studio condotto dalla Ong Stand Earth mette in relazione più di 150 marchi di moda con la deforestazione nella foresta pluviale amazzonica, a partire dalla materia prima di cui hanno bisogno: la pelle. Tra i nomi sollevati associati alla deforestazione ci sono: Louis Vuitton, Dior, Guess, H&M, Nike, Zara, Vans, Tiffany & Co e Tommy Hilfiger. L'Italia è il secondo importatore al mondo di pelle da zone critiche
Greenpeace, blitz sui silos di Ravenna: “Contengono soia da deforestazione”
La protesta ha coinvolto lo stabilimento di Bunge Italia Spa, succursale di Bunge Limited, una delle più grandi e note compagnie dedicate alla produzione e al commercio internazionale di materie prime agricole, inclusa la soia
Amazzonia, ambientalisti contro il piano del governo per gli allevamenti intensivi...
Si chiama Amacro, la cosiddetta zona di sviluppo sostenibile pensata dal governo brasiliano per permettere agli allevatori di bestiame di prosperare nel territorio amazzonico, già durante messo alla prova proprio per le deforestazioni legate ad allevamenti e coltivazioni di soia. L'idea, contestata da diversi ricercatori, è che aumentando l'allevamento intensivo si riduca la deforestazione
Deforestazione, la stretta dell’Ue sulle materie prime sospette non convince Wwf...
La Commissione europea ha presentato misure per limitare le importazioni di materie prime legate alla deforestazione. Nella lista ci sono, tra le altre, legno, soia, carni bovine, caffè, cacao e olio di palma e alcuni prodotti derivati come mobili, cioccolata e cuoio. Ma, secondo le associazioni ambientaliste questo è in realtà solo un primo passo, con tante mancanze
Deforestazione, Greenpeace: “Il piano Ue ha troppi buchi, rischia di non...
Greenpeace ha potuto consultare la bozza del testo di proposta di legge che a novembre la Commissione europea pubblicherà per affrontare il contributo dell'UE alla deforestazione globale e al degrado forestale
Deforestazione, le responsabilità dell’Italia terzo importatore di soia dal Brasile
Greenpeace Italia: “L’Ue deve varare una normativa rigorosa che impedisca l’ingresso sul mercato comunitario di prodotti e materie prime legati alla violazioni dei diritti di Popoli Indigeni e alla distruzione di foreste ed ecosistemi essenziali”.
Trattato Mercosur, stop alla ratifica da Ue: “Non garantisce la tutela...
Gli eurodeputati verdi hanno inserito in un emendamento un un testo che tratta specificamente dell'accordo con il Mercosur, e che rallenta il processo di ratifica per paura di avallare la linea Bolsonaro sullo sfruttamento delle risorse ambientali