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Dopo aver raccontato la storia di un nostro lettore che non ha ricevuto un fato optional della sua nuova moto Bmw, nonostante l'avesse pagato, ci sono arrivate nuove segnalazioni. L'azienda, intanto, tace

Un lettore del Salvagente racconta la sua disavventura con la popolare casa tedesca. un faro a led adattivo per la moto nuova di zecca, regolarmente pagato, non arriva da mesi. Nel frattempo, però, viene regolarmente montato sui modelli venduti più recentemente

Dopo aver raccontato la storia di una lettrice che lamentava della richiesta di 24,40 euro dalla concessionaria Opel per sanificare l'auto dal coronavirus, ci sono arrivate segnalazioni da altri lettori di casi analoghi. Abbiamo dunque telefonato a una serie di autofficine di Roma, autorizzate dei principali marchi di auto, per vedere come si comportano in caso di un banale cambio gomme, di fronte alla domanda: "Bisogna sanificare anche l'auto?

Il Consiglio dell'Unione europea ha risposto a una denuncia dell'associazione internazionale dei consumatori Foodwatch che da mesi conduce una campagna contro i partenariati di sponsorizzazione dell'UE, a partire da quelli col marchio Coca cola della presidenza rumena. "La presidenza ha il dovere di essere neutrale e imparziale" ha detto, ma "accetta la responsabilità solo se si verificano eventi a Bruxelles, nei locali del Consiglio, non negli Stati membri". Una posizione ipocrita, secondo Foodwatch

Per il momento non è stato comunicato quali modelli saranno interessati dal richiamo, l’unica cosa certa è che riguarderà alcune vetture assemblate tra agosto del 2010 e agosto del 2017

L'indice di affidabilità, basato su oltre 37mila segnalazioni, pubblicato dal francese Que Choisir. Ecco i marchi che escono bene dal giudizio e dall'esperienza dei proprietari e quelli che, invece, sono considerati deludenti

Dieci scimmie chiuse in stanze ermetiche e costrette a respirare i gas di scarico di un Maggiolino diesel per provare che le auto erano "pulite" (e non subire troppi danni col diesel gate). E, secondo quanto rivelano due quotidiani tedeschi (smentiti dalle indutrie) anche uomini. Per di più, le case automobilistiche truccavano i dati delle ricerche-torture che avevano finanziato

La rete del "tarocco" coinvolgeva 27 società del Nord Italia: contraffatti i "pezzi" di ricambio di Ferrari, Bmw, Lancia, Alfa Romeo, Mercedes, Audi e Volkswagen. Truffati centinaia di automobilisti

Il rapporto choc della "Transport&Environment", società di analisi molto vicina alla Commissione europea, inchioda i costruttori: tra le emissioni registrate nei test di laboratorio e quelle accertate in condizioni reali di guida c'è uno scostamento enorme.

Il diesel-gate potrebbe allargarsi ad alcuni modelli venduti nel Vecchio Continente. Il procuratore di Torino Raffaele Guariniello intanto ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando la frode in commercio per i veicoli venduti in Italia