Efedrina e Pseudoefedrina, la stretta del governo sui principi usati per gli spray nasali

efedrina, spray nasale

Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto in cui i medicinali a base di efedrina o pseudoefedrina, tra cui molti spray nasali, entrano dell’elenco delle sostanze “precursori della droga”. Già segnalati rischi per la salute come ictus. Presentato anche il piano di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici

 

Il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di adeguamento della disciplina sanzionatoria prevista dal testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope.

La stretta

“In considerazione dell’inserimento dei medicinali e prodotti veterinari a base di efedrina o pseudoefedrina nell’elenco delle sostanze per le quali vige l’obbligo di autorizzazione all’esportazione per ogni singola spedizione da parte degli Stati membri verso Paesi non appartenenti all’Unione Europea, in aggiunta alle tre categorie contemplate dalla precedente normativa, le nuove norme estendono le sanzioni penali vigenti anche alle ipotesi di esportazione di tali sostanze verso Paesi extra UE non autorizzate dalla competente Autorità italiana” scrive il Cdm in una nota. In altre parole, le due sostanze vengono inserite nella categoria dei “precursori della droga” e le limitazioni dovrebbero avere lo scopo di indurre i produttori a cambiare il principio attivo con altri meno rischiosi per la salute.

I rischi associati alla pseudoefedrina

Lo scorso febbraio, l’Agenzia italiana del farmaco ha pubblicato una nota sui rischi collegati all’uso di spray nasali a base di pseudoefredina. Sono stati segnalati alcuni casi di sindrome da encefalopatia posteriore reversibile (Pres) e di sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile (Rvs), condizioni gravi che colpiscono i vasi sanguigni cerebrali, con l’uso di medicinali contenenti pseudoefedrina. I medicinali contenenti pseudoefedrina sono controindicati nei pazienti con ipertensione grave o non controllata, o con malattia renale o insufficienza renale acuta o cronica, poiché queste condizioni aumentano i rischi di Pres o Rcvs. I sintomi di entrambe comprendono mal di testa improvviso e intenso o mal di testa a rombo di tuono, nausea, vomito, confusione, convulsioni e/o disturbi visivi.

Le misure di prevenzione contro la diffusione del Fentanyl e altri oppioidi

Inoltre, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha svolto una informativa al Consiglio dei Ministri in relazione al “Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici”, elaborato dal Dipartimento per le politiche antidroga con il supporto dei Ministeri dell’interno, della salute e della giustizia, con l’obiettivo di definire le attività di prevenzione per intercettare e impedire l’accesso e la diffusione illegale in Italia del Fentanyl e dei suoi analoghi oppioidi o la sua diversione per usi non sanitari, nonché la gestione di una ipotetica emergenza.

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