Le cartelle esattoriali non scadono dopo 5 anni ma tornano ai Comuni

CARTELLE ESATTORIALI ROTTAMAZIONE

Una lettura distorta del provvedimento preso ieri dal Consiglio dei ministri ha ingenerato false speranze negli infedeli del Fisco: ecco come stanno le cose e perché le cartelle esattoriali (multe e imposte non pagate) non scadono

Partiamo dalla fine: le cartelle esattoriali – multe e imposte non pagate – non scadono dopo 5 anni. A margine del Consigli dei ministri di ieri si era diffusa una lettura distorta del provvedimento sul “discarico automatico” dei ruoli affidati dagli “enti creditori” come i Comuni all’Agenzia delle entrate-Riscossione (AdeR).

Cosa prevede il decreto legislativo “Disposizioni in materia di riordino del sistema nazionale della riscossione” presentato ieri dal governo? Vediamo i dettagli:

  • Il “discarico automatico” dopo 5 anni delle cartelle esattoriali affidate all’AdeR entra in vigore dal 1° gennaio 2025;
  • Il discarico non si applica alle cartelle “i cui crediti sono oggetto di procedure esecutive, concorsuali o di accordi di ristrutturazione del debito ai sensi del codice della crisi d’impresa”;
  • I debiti con l’Erario non scadono ma vanno pagati. Recita il provvedimento: “Il discarico non comporta automaticamente l’estinzione del debito“. Cosa cambia quindi? Dopo 5 anni di tentativi andati a vuoti da parte di AdeR di recuperare il credito della cartella, l’Agenzia delle entrate “restituisce” all’ente creditore, ad esempio il Comune, che “può provvedere autonomamente alla riscossione del credito non prescritto (magari affidandosi ad agenzie private, ndr) o, in presenza di “nuovi e significativi elementi reddituali o patrimoniali del debitore”, riaffidarlo per due anni ad AdER;
  • Sull’azione di recupero dei crediti affidati ad AdER e su quella di discarico automatico è previsto sia il controllo del Ministero dell’economia e delle finanze che quello dell’Ente creditore, che può contestare all’agente della riscossione l’intervenuta decadenza o prescrizione del diritto di credit;
  • Per i discarichi delle cartelle dal 2000 a 2024 è prevista “un’apposita Commissione, per individuare possibili soluzioni legislative”.

Infine il decreto estende il numero massimo di rate per la rateizzazione ordinaria dei debiti fiscali dalle attuali 72 a 120. In caso di comprovato peggioramento della situazione economica del debitore, il periodo può essere prorogato di una sola volta per un periodo di pari durata.