Benessere animale, l’inchiesta di Equalia che inchioda due allevamenti di Lidl in Spagna

benessere animale

Oggi la ong Equalia ha diffuso le immagini girate sotto copertura in due allevamenti di polli che riforniscono i supermercati Lidl in Spagna: le immagini parlano chiaro e dimostrano che vengono violate in più occasione le leggi sul benessere animale

La ong Equalia pubblica un’indagine su due allevamenti di polli da carne appartenenti a due fornitori di Lidl in Spagna, entrambi certificati con uno schema privato di benessere animale, così come lo è tutta la carne di pollo di Lidl. L’investigazione presentata oggi è stata condotta in due allevamenti, situati uno in Andalusia e un altro in Catalogna, nel corso del 2021 e 2022, con le ultime immagini ottenute a metà agosto di quest’anno. Ciascuno degli allevamenti è legato a un fornitore di pollo di Lidl Spagna. Qui il link al video che per via delle immagini molto cruenti è visibile solo su YouTube.

Rottura degli arti

Le immagini mettono innanzitutto in evidenza le cattive pratiche di gestione degli animali. Nell’allevamento andaluso, composto da tre capannoni con un totale di quasi 100.000 polli per ciclo, si vede quello che accade fin dal primo giorno di vita: gli operatori scaricano i pulcini gettandoli violentemente a terra, cosa che può provocare la rottura del becco, degli arti, dello sterno, delle ossa e persino la morte. Nei giorni successivi alcuni operatori sono ripresi mentre sacrificano i pulcini sbattendo ripetutamente loro la testa contro un secchio con l’intento di causarne la morte, anche se alcuni animali sono ripresi ancora coscienti dopo essere stati gettati nel secchio. Un’immagine in primo piano riprende un pulcino ancora vivo con le interiora che fuoriescono dal corpo, senza che fosse stato abbattuto per ridurne la sofferenza, mentre le carcasse di altri polli morti vengono date in pasto al cane e in uno dei due allevamenti il contenitore per gli animali morti è rotto, con i polli in decomposizione mangiati da larve esposti all’aria, entrambe situazioni che presentano un potenziale pericolo di biosicurezza e salute pubblica.

Violate le leggi sul benessere animale

Il reportage rivela, inoltre, gravi violazioni delle norme sul benessere animale. Al momento del carico degli animali a fine ciclo si vedono gli operatori assunti da uno dei due fornitori di Lidl lanciare i polli, prenderli a calci in più di un’occasione e, addirittura, picchiarli per farli entrare nei camion. Questi comportamenti non solo rappresentano un grave pericolo per la vita degli animali, perché possono causare la frattura di arti o ali, ma costituiscono anche una violazione delle leggi in materia di gestione e manipolazione dei polli. Per questo, Equalia ha deciso di denunciare sia il proprietario dell’allevamento sia il fornitore di Lidl per il presunto reato di maltrattamento di animali, accompagnando la denuncia dal rapporto di un veterinario che spiega come questi fatti peggiorano anche la qualità di vita dei polli.

Dalle immagini emergono, infine, le condizioni di vita malsane in cui vivono gli animali, come la coesistenza di polli vivi con cadaveri in decomposizione, e la presenza di diversi soggetti morti, malati e con gli arti deformi. Dotati di equilibrio instabile, alcuni animali cadono con la schiena a terra e lì rimangono fino allo sfinimento, sbattendo le ali e muovendo le zampe senza riuscire ad alzarsi nonostante i molteplici tentativi.

Situazioni di questo tipo, purtroppo comuni negli allevamenti intensivi di polli da carne, sono legate alla selezione genetica delle razze, che ha portato ad avere animali in grado di raggiungere il peso di mercato il 400% più velocemente rispetto a 50 anni fa. L’impatto di una crescita così rapida e di una muscolatura sproporzionata rispetto allo sviluppo del resto del corpo si riflette nell’ampia gamma di malattie e disturbi di cui questi animali sono sempre più inclini a soffrire.

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Il sigillo Welfair?

Uno dei due allevamenti oggetto dell’indagine è anche certificato con il sigillo Welfair, una certificazione indipendente che dovrebbe teoricamente garantire il benessere degli animali. Con l’aumento della domanda di prodotti maggiormente rispettosi del benessere animale da parte dei consumatori, è sempre più essenziale incoraggiare la trasparenza sul metodo di allevamento al di là dei certificati esistenti, per garantire l’accesso alle informazioni a tutte le parti interessate, compresi i consumatori.

Julia Elizalde, responsabile delle campagne di Equalia, afferma: “Dopo il caso della Germania emerso qualche settimana fa, ora assistiamo alla realtà di due fornitori di Lidl in Spagna. È ormai evidente la necessità che Lidl si impegni, insieme al resto della grande distribuzione, a far progredire il benessere dei polli da carne, per garantire standard adeguati di sicurezza alimentare, benessere animale e sostenibilità. Per questo, insieme ad altre organizzazioni abbiamo deciso di avviare una campagna informativa e chiedere a Lidl di porre fine a questa inutile sofferenza a livello europeo.”

In Spagna come in Italia, Lidl non si è ancora impegnato a rispettare lo European Chicken Commitment (ECC), una serie di criteri pensati per garantire il benessere dei polli da carne allevati nelle proprie filiere, a cui molti supermercati, come Eataly e Carrefour Italia, hanno invece già aderito.

Il commento di Lidl Italia

Lidl prende le distanze da qualsiasi forma di crudeltà nei confronti degli animali e le condanna con la massima fermezza. Desideriamo precisare innanzitutto che il fornitore coinvolto nelle immagini diffuse non consegna alcun prodotto a Lidl Italia.

Da anni Lidl è impegnata – e continuerà a impegnarsi – nello sviluppo continuo degli standard di benessere animale. Il nostro impegno si traduce, per esempio, nell’adozione, in collaborazione con i nostri fornitori e grazie al dialogo costante con le ong di settore, di azioni concrete per migliorare le pratiche di allevamento e garantire un assortimento sempre più responsabile. Lidl Italia favorisce, infatti, pratiche di allevamento con caratteristiche peculiari di sostenibilità, l’utilizzo di luce naturale e di arricchimenti ambientali per i polli da carne nel comparto della carne fresca. La nostra carne fresca di pollo non elaborata, ad esempio, proviene da fornitori che garantiscono allevamenti controllati e certificati, in cui si fa uso di luce naturale e di arricchimenti ambientali per favorire i comportamenti naturali dei volatili. Nel 2020, inoltre, abbiamo introdotto in alcuni nostri punti vendita anche una selezione di prodotti di pollo “antibiotic free”, con standard di benessere più elevati: una minore densità di allevamento, un’alimentazione vegetale priva di Ogm, oltre a luce naturale e arricchimenti ambientali.

 

Lidl Italia si è posta negli ultimi anni ambiziosi obiettivi per il futuro e sta lavorando, passo dopo passo, per offrire ai propri clienti un numero sempre maggiore di prodotti di carne fresca di pollo a marchio proprio, provenienti da allevamenti con elevati standard di garanzia del benessere animale. Per questo, stiamo seguendo da vicino il dibattito in corso sull’European Chicken Commitment e sosteniamo l’obiettivo di questa iniziativa per migliorare il benessere animale negli allevamenti di pollame. Tuttavia, è importante tenere in considerazione quanto vasta sia la complessità del tema, che riguarda diversi attori, dagli allevatori fino ai clienti.

 

Un graduale adeguamento del nostro assortimento ai requisiti dell’European Chicken Commitment non è stato considerato sufficiente dai rappresentanti dell’ECC, nei confronti dei quali abbiamo sempre manifestato apertura al dialogo. Infatti, dopo che il dialogo era stato interrotto unilateralmente nel 2021 proprio da parte loro, attualmente è stato nuovamente avviato e viene gestito a livello internazionale dalla nostra Casa Madre.