12 Pilsner su 50 hanno tracce di glifosato: la contaminazione non fa sconti ai campi tedeschi

PILSNER GLIFOSATO

In Germania le analisi sensoriali hanno promosso gran parte delle pilsner esaminate ma i laboratori hanno trovato tracce di glifosato in 12 bottiglie su 50, tra queste la Beck’s. Secondo le aziende per colpa della contaminazione da campi vicini

50 birre Pilsner analizzate in laboratorio in quella che universalmente viene riconosciuta come una delle patrie di questa bevanda: la Germania. È quanto ha fatto OkoTest nel numero appena uscito attraverso analisi e valutazioni del gusto da parte di esperti sensoriali qualificati.

Nel complesso il risultato è ottimo: 45 bottiglie valutate “buone” e “molto buone”. E poche le bocciate, tra queste la pils biologica Pinkus Pils, Bioland. Il laboratorio incaricato vi ha trovato dei pediococchi. I germi, che appartengono ai batteri lattici, rovinano il sapore della Pils una delle birre che si beve particolarmente spesso e con piacere in Germania. Per questo, spiegano i colleghi tedeschi, è tanto più importante che le bevande siano prive di sostanze problematiche.

A questo proposito, gli esperti hanno analizzato le tracce dell’erbicida glifosato e le hanno trovate in dodici birre. I valori sono ben al di sotto del massimo consentito nell’UE per l’orzo da malto. Ma il glifosato è stato classificato come “probabilmente cancerogeno” dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro nel 2015, mentre l’agenzia europea ECHA ha appena stabilito che non vede alcun sospetto di cancro.

Tra le 12 birre con tracce di erbicida salta agli occhi la Beck‘s Pils. Ma l’elenco riportato dal giornale è lungo: Breznak Original Böhmisch Pils, Flensburger Pilsener, Holsten Pilsener Premium, Jever Pilsener, König Pilsener, Krombacher Pils, Lübzer Pils Premium, Radeberger Pilsner, Astra Urtyp, Tyskie Gronie Pils, Kaiserkrone Pils.

OkoTest e varie associazioni per la protezione dell’ambiente criticano il diserbante, in quanto è in parte responsabile della morte di api e insetti. I produttori chiamati a commentare il test hanno  assicurato al giornale tedesco che il malto proviene esclusivamente da orzo coltivato in campi non trattati con glifosato. Tuttavia, è possibile che i residui siano arrivati ​​​​da altri campi trattati.

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