Pizza Buitoni contaminata: il caso che spaventa la Francia

PIZZA PIZZE SURGELATE

Almeno 27 persone ammalate, due bambini morti, i casi di infezione da escherichia coli stanno agitando i sonni dei francesi. Ora la scoperta: in una pizza surgelata Buitoni, trovata nel frigo di un ammalato, la presenza del contaminante. E a mettere in pericolo i consumatori il fatto che è un prodotto a pasta cruda, che potrebbe non essere cotto adeguatamente

L’account twitter #PizzaYOLO, acronimo inglese di “you only live once”, letteralmente si vive una volta sola, in Francia è diventato tanto popolare quanto ironico, soprattutto per essere stato usato dalla Buitoni per la sua pizza surgelata della linea Fraîch’Up. Ironia amara, dopo che venerdì 18 marzo Public Health France ha segnalato “un possibile collegamento tra il consumo di pizze surgelate del marchio Buitoni” e i casi di grave avvelenamento legati al batterio Escherichia coli denunciati dall’inizio del 2022 (27 casi individuati, 31 oggetto di indagine). Casi che hanno, purtroppo, fatto due vittime, due bambini.

NESTLÈ RITIRA 16 REFERENZE DI PIZZA

La Nestlé, titolare del marchio Buitoni, ha ritirato e richiamato tutte le pizze surgelate di questa gamma (16 referenze). In questione, la rilevazione dei batteri coli nell’impasto di uno di loro, spiega il brand su Twitter: “Dopo essere stato informato della presenza del batterio E-coli nell’impasto di una pizza Fraich’Up del lotto N°13560807A3, Buitoni ha deciso, in via precauzionale, di procedere al richiamo immediato della pizza. set delle pizze Fraich’Up”.

I batteri E. coli – spiegano dall’azienda – sono stati identificati nell’impasto crudo di una singola pizza surgelata cruda e non consumata. A 60 milion de consommateurs, la rivista dei consumatori francesi, l’azienda ha spiegato che questa pizza è stata trovata dalle autorità nel congelatore di una famiglia che aveva avuto un caso di infezione. È in questa pizza – che non era stata né mangiata né cotta – che gli investigatori hanno rilevato “tracce” del colibacillus.

ATTENTI AI TEMPI DI COTTURA

Il pericolo viene proprio dalla particolarità di questa linea di pizze. Fraich’Up, infatti, è fatta con pasta fresca, non precotta, che lievita e cresce molto durante la cottura. Tuttavia, questo tipo di pizza richiede tempi più lunghi nel forno: a 240°C, occorrono dai 17 ai 19 minuti; e, in convezione, da 16 a 18 minuti a 230°C.

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Nelle sue raccomandazioni per prevenire forme gravi di infezione causate da E. coli, l’Agenzia nazionale francese per la sanità pubblica sottolinea che “i preparati a base di farina (pizza, pasta per biscotti, torte, torte, ecc.) non devono essere consumati crudi o poco cotti.

I rischi, insomma, sarebbero per chi non cuoce adeguatamente queste pizze. E si tratta di pericoli seri: in circa il 10% dei bambini, dopo circa una settimana, i primi sintomi – diarrea, vomito – possono evolvere in una forma grave di infezione da E. coli: la sindrome emolitico uremica (HUS). Ne derivano segni di grande affaticamento, pallore, diminuzione del volume delle urine, che diventa più scuro, e talvolta convulsioni.

“Il rischio di sviluppare la HUS è maggiore nelle età estreme della vita, soprattutto nei bambini piccoli”, avverte Public Health France, che identifica circa 160 bambini affetti da questa sindrome ogni anno. In genere, sono le bistecche tritate e i prodotti a base di latte crudo a essere maggiormente esposti ai batteri coli.