Lo smartphone a prezzo stracciato? Attenzione perché c’è il reato di “incauto acquisto”

SMARTPHONE

Siete soliti approfittare delle offerte on line che propongono prezzi stracciati per l’acquisto, ad esempio, di telefoni cellulari? Attenzione perché una recente sentenza della Corte di Cassazione (la n.37824/20) introduce un precedente giuridico interessante. Come scrive Il Sole 24 Ore citando proprio un estratto della sentenza della Suprema Corte, infatti, “il prezzo troppo allettante di un bene di consumo deve fare riflettere nell’acquisto, altrimenti si rischia di incappare nel reato ex articolo 712 del cp (acquisto di cose di sospetta provenienza)”.

Nel caso di specie, la Cassazione era stata chiamata in causa da un cittadino che si era visto infliggere una multa di 500 euro dal Tribunale di Catania che gli imputava appunto il reato dell’articolo 712 cp. Prima il Tribunale, e poi la Cassazione, ha ribadito il principio giuridico secondo cui per l’integrazione dell’elemento psicologico del reato occorre dimostrare che l’agente non abbia usato la diligenza dell’uomo medio nella verifica della legittima provenienza del bene acquistato. La Corte d’Appello – il secondo grado di giudizio tra il Tribunale e la Cassazione – ha ritenuto, inoltre, che il ricorrente non avesse usato dell’ordinaria diligenza in considerazione del fatto di avere acquistato da un suo conoscente un cellulare descritto “come nuovo” a un prezzo particolarmente vantaggioso senza verificarne in alcun modo la legittima provenienza. Del pari la Corte d’Appello ha negato il riconoscimento della causa di non punibilità ex articolo 131-bis del cp ritenendo che l’offesa al bene protetto dalla norma non fosse di particolare tenuità in funzione del valore economico del cellulare all’epoca di riferimento (nel caso di specie si trattava di un I-phone 4 Apple).