L’ormone ambientale nascosto nelle gomme da masticare

L’idrossianisolo butilato (BHA) è un antiossidante fenolico sintetico, comunemente usato come additivo alimentare. Ma questo non significa che sia al di sopra di ogni sospetto. Anzi. Una recentissima ricerca pubblicata su Science Direct mette in luce un rischio serio: induce disfunzione testicolare nelle cellule del testicolo. È la conclusione a cui è giunto un esperimento sui topi condotto da tre scienziati del Dipartimento di biotecnologia della Korea University e di quello di alimentazione e nutrizione della Kookmin University di Seoul.

Il BHA, spiegano gli autori, agisce come un ormone ambientale, cioè un distruttore endocrino. E negli studi sulla disfunzione riproduttiva maschile indotta da BHA nelle cellule di Leydig e Sertoli di topo si è scoperto che ha soppresso la proliferazione e ha indotto l’arresto del ciclo cellulare nelle cellule TM3 e TM4. “L’esposizione costante al BHA – conclude l’équipe coreana – può portare a tossicità testicolare attraverso disfunzione mitocondriale, stress ER e livelli anormali di calcio nel testicolo”.

CHI LO USA

Il BHA (butilidrossianisolo) è indicato in etichetta con il codice E320. È un additivo sintetico derivato dell’industria del petrolio e il suo campo di applicazione è davvero ampio: oli, grassi, margarine, patatine fritte per prevenire l’ossidazione della materia grassa, ma anche su un prodotto non soggetto ad irrancidimento lipidico e largamente diffuso, il chewing gum.

Alimenti consigliati per combattere il colesterolo come le noci, quando vendute confezionate senza guscio nelle pratiche bustine tascabili, spesso vengono addizionate di BHA. Lo stesso vale per il burro di arachidi, di certo molto più diffuso oltreoceano, ma che sta avendo molto successo anche da noi, soprattutto sugli scaffali dei prodotti per sportivi e nei distributori automatici delle palestre.

Anche sull’etichetta di dadi, zuppe e piatti pronti non è difficile trovare l’E320 e nella pasticceria industriale viene sfruttata la capacità di mantenere la fragranza della prodotto di finito che si traduce in croccantezza per il consumatore.

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DOVE LO ABBIAMO TROVATO

Quasi tutte le grandi marche di gomme di masticare sembrano non poter fare a meno del BHA o del suo parente stretto (altrettanto sospetto) BHT (in etichetta E321).

Pensando alla diffusione che hanno questi chewing gum e lo spettro di fasce di età che li consumano, se davvero gli additivi in questione fossero tossici, la situazione sarebbe preoccupante.

Oltre ai pericoli messi in evidenza dalla ricerca coreana c’è da aggiungere che lo Iarc (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) ritiene che abbia proprietà cancerogene, ma l’Efsa (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ne consente l’uso. Anche negli Stati Uniti i pareri tra scienziati e istituzioni sono discordanti: L’Fda (Food & Drug Administrazion) ne consente l’uso limitato, mentre l’ US Department of Health & Human Services lo ritiene cancerogeno. In altri paesi, come ad esempio il Giappone, l’uso è vietato.

Dati attendibili dimostrano che questi additivi aumentano la concentrazione di colesterolo nell’organismo e stimolano la produzione di enzimi nel fegato che degradano la vitamina D, un composto essenziale per la salute delle nostre ossa.