Crea: in arrivo l’etichetta in braille per l’olio d’oliva

Il centro di Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura del Crea, in collaborazione con l’Unione non vedenti e ipovedenti di Cosenza, Sisspre s.r.l. e l’azienda agricola Oli Tucci ha realizzato un’etichetta braille da mettere sulle confezioni di olio di oliva. L’obiettivo è dare anche a chi non vede, cioè a oltre 1.500.000 italiani, la possibilità di scegliere consapevolmente cosa mettere in tavola.

L’etichetta narrante darà ai non vedenti il libero accesso ed un’agevole fruizione delle informazioni sulla composizione e sulle proprietà dell’olio d’oliva, alimento principe della dieta mediterranea. L’olio d’oliva, infatti, è composto da varie molecole in prevalenza dall’acido oleico, un acido grasso monoinsaturo che agisce riducendo il colesterolo dannoso, dalla vitamina E, dallo squalene con attività antitumorale, dai fenoli che gli conferiscono proprietà antiossidanti, combattendo i radicali liberi e favorendo il rinnovo cellulare. In generale, migliora lo stato di benessere dell’organismo stesso, in quanto concorre alla diminuzione di disturbi legati a patologie cardiovascolari e neurodegenerative.

L’etichetta alimentare si delinea, quindi, come uno strumento fondamentale per un consumo responsabile che tuteli il consumatore, fornendo le informazioni indispensabili per un acquisto ragionato. Nel caso dell’olio extra vergine e vergine d’oliva queste riguardano, oltre alla composizione e alle proprietà nutrizionali, altre informazioni tra cui la denominazione di vendita e la designazione dell’origine (il Paese di provenienza delle olive e dell’olio). In questo modo, quindi, è possibile tracciare il prodotto lungo l’intera filiera, dimostrandone la genuinità e l’origine e contrastandone la contraffazione. L’olio italiano è un patrimonio unico al mondo per qualità e biodiversità, che deve poter essere accessibile a tutti.

 

 

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