Un danno enorme e un incidente che avrà molte conseguenze. Dopo la scoperta che tracce di organismi geneticamente modificati vietati per la coltivazione sono state trovate in semi venduti dalla Bayer in Francia e Germania si stanno arando migliaia di ettari per estirpare le coltivazioni ed evitare che finiscano per contaminare i terreni, secondo quanto riporta la Reuters.
I controlli effettuati dalle autorità francesi durante l’autunno avevano mostrato una contaminazione dello 0,005% del volume, in tre lotti di semi di colza venduti con il marchio Dekalb, ha reso noto Catherine Lamboley, chief operating officer di Bayer per la Francia.
Dekalb era un marchio Monsanto prima che la compagnia degli Stati Uniti fosse rilevata da Bayer l’anno scorso.
L’Ogm trovato, che è una varietà di colza coltivata in Canada, non è autorizzato per la coltivazione in Europa. Bayer si è vista dunque costretta a richiamo sul prodotto, ma alcune delle sementi erano già state seminate, circa 8.000 ettari in Francia e 2.500-3.000 ettari in Germania.
Non è ancora nota la causa della contaminazione dei semi di colza, prodotti in Argentina in un’area priva di Ogm, ha spiegato Lamboley.
I semi di colza argentini di Bayer erano destinati al mercato europeo e rappresentano il 12% della sua fornitura di colza per la Francia, ha aggiunto la società.
Bayer ha rifiutato di stimare il costo complessivo della contaminazione, ma ha detto che offrirà un risarcimento di 2.000 euro (1.757,19 sterline) per ettaro agli agricoltori colpiti, in totale, dunque, circa 20 milioni di euro in Francia e Germania.
La compensazione, secondo la compagnia, dovrebbe risarcire gli agricoltori tanto del mancato raccolto attuale che di quello della prossima stagione, dato che per evitare che germino senza controllo semi di colza Ogm, lo stop dovrebbe essere per almeno due raccolti.