Lo scandalo Coca-cola si accende di nuove rivelazioni negli Usa. Dopo le accuse alla Global Energy Balance Network, un gruppo no-profit di scienziati che esortava la gente a concentrarsi maggiormente su attività fisica senza preoccuparsi troppo di ciò che mangia e beve che ha costretto la University of Colorado School of Medicine a restituire 1 milione di dollari ricevuti dalla multinazionale, ora nuove prove dimostrano l’influenza diretta che Coca-Cola ha esercitava nei confronti della presunta organizzazione anti-obesità.
L’Associated Press ha scoperto una serie di e-mail tra il presidente di GEBN – un professore della Colorado – e il capo della sezione scienza e salute della Coca-Cola che dimostrano l’intenzione della società di rimuovere qualunque legame tra obesità e Coca-Cola.
In particolare l’AP ha raccolto:
• Una mail di ottobre 2012 si riferisce alla donazione in arrivo da Coca-Cola come un “pacchetto di stimolo” e chiarisce al futuro presidente di GEBN che la collaborazione con l’industria è “non negoziabile”.
• Il mese successivo, Coca-Cola scrive di fornire ai ricercatori spunti di discussione su uno studio finanziato dalla stessa azienda . L’azienda offre anche una formazione in comunicazione perché i ricercatori siano “più camera-friendly”.
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• Nel mese di luglio 2014, la Coca-Cola paragona l’obiettivo del GEBN a “una campagna politica, si svilupperà implementando una strategia potente e multiforme per contrastare le organizzazioni radicali e i loro sostenitori.”
La speranza era di fare di GEBN “il luogo in cui gli operatori dei media potessero chiedere un commento su qualsiasi problema dell’obesità.”
• Nel novembre 2014, il presidente GEBN dimostra chiaramente il suo sostegno per il suo sponsor aziendale. “Non è giusto che la Coca-Cola sia identificata come il responsabile n° 1 al mondo dell’obesità, ma così è e questo è il vostro problema, che vi piaccia o no”, scrive in una e-mail ottenuta da AP. E aggiunge: “Voglio aiutare la vostra azienda ad evitare l’di essere percepita come un problema nella vita delle persone e tornare a essere una società che vende prodotti importanti e divertenti .”
Il CEO di Coca-Cola, Muhtar Kent, ha provato a scrollarsi di dosso il nuovo scandalo commentando che “è diventato chiaro a noi che non c’era un sufficiente livello di trasparenza per il coinvolgimento della società con il Global Energy Balance Network”.