#FilieraSporca al ministro Martina: “parliamoci”

Dopo le morti nei campi italiani di quest’estate, finalmente sembra aprirsi una fase decisiva per la campagna #filierasporca a cui aderisce anche il Test. Per la prima volta il governo appare deciso a mettere in atto misure sistemiche per il contrasto del caporalato.
Venerdì 4 settembre i ministri delle Politiche agricole Maurizio Martina e quello alla Giustizia Andrea Orlando hanno presentato un piano di azione in cui tra le proposte viene accolta quella della responsabilità in solido delle imprese, così come sottolineato nel rapporto #FilieraSporca.  Un punto che andrà misurato alla prova dei fatti perché se applicato esclusivamente alle aziende che stanno a valle della filiera, non avrà alcun risultato.
Le dichiarazioni di Renzi e il piano che l’Inps si appresta a proporre al governo, rafforzano la convinzione dei promotori della campagna che è il momento giusto per fare pressione perché venga davvero affrontato il fenomeno guardando all’intera filiera. Abbiamo l’occasione di evitare che il dibattito torni ad avvilupparsi esclusivamente sul caporalato dimenticando che siamo di fronte a un fenomeno  ben più complesso e sistemico. Solo la congiuntura di un governo disposto a attuare misure strutturali può favorire il tentativo di ottenere risultati concreti per la trasparenza di tutta la filiera, a partire dall’ascolto di realtà come le nostre.
Per questo, sottolineano gli organizzatori della campagna, riteniamo di assoluta urgenza e importanza che il ministro incontri chi ha elaborato delle proposte serie come i promotori della campagna #FilieraSporca, perché agli annunci seguano impegni reali. Per questo anche il Test ha inviato questa lettera aperta al ministro Martina.

LA LETTERA APERTA AL MINISTRO

Egregio Signor Ministro MAURIZIO MARTINA,

i recenti fatti di cronaca hanno riportato l’attenzione dei media sul tema dello sfruttamento del lavoro in agricoltura, mostrando ancora una volta la gravità di un fenomeno che riguarda molte filiere produttive.

Abbiamo letto con attenzione le Sue prese di posizione e l’impegno a intervenire in maniera organica e in tempi rapidi.

Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente

Sì! Voglio scaricare gratis il numero di giugno 2023

In particolare siamo contenti di apprendere che è stata accolta una delle proposte contenute nel rapporto Filiera Sporca: la “responsabilità in solido” dei soggetti che traggono vantaggio dallo sfruttamento del lavoro.

Una responsabilità che, ribadiamo, deve valere per tutti i soggetti coinvolti nella produzione agroalimentare, altrimenti il piano rischia di fallire.

Per questa ragione Le scriviamo per sottoporre alla Sua attenzione tutte le raccomandazioni di #FilieraSporca, una campagna che sosteniamo in network con altre organizzazioni[1], che risale l’intera filiera del cibo – dal campo allo scaffale, passando per le agenzie di intermediazione, le multinazionali, la grande distribuzione – per individuare i veri “invisibili” dello sfruttamento del lavoro in agricoltura.

Riteniamo che per porre fine all’annoso e strutturale problema dell’emergenza del lavoro in agricoltura, si debba per prima cosa intervenire sulla trasparenza della Filiera che, dalla ricostruzione emersa dal rapporto di ricerca, appare opaca.

L’obiettivo della campagna è di arrivare a una filiera dove si conoscano i nomi dei fornitori, i passaggi che ci sono, le modalità di produzione. Questo attraverso:

– un’etichetta narrante che metta in condizioni i cittadini di essere consapevoli

– un elenco pubblico dei fornitori dell’intera filiera

Da questo punto di vista, riteniamo importanti i risultati della consultazione condotta dal Mipaaf secondo cui il 70% dei cittadini si dice favorevole a un’etichettatura trasparente per conoscere l’origine dei prodotti alimentari per questioni etiche (utilizzo di lavoro irregolare, lavoro sotto-pagato, ecc.). Un dato importante che misura l’attenzione dei cittadini rispetto al tema dello sfruttamento del lavoro.

Sottoponendo alla Sua attenzione tali questioni, Le confermiamo la nostra disponibilità per ogni eventuale chiarimento.

Con Osservanza,

Il Test – mensile dei Diritti, dei Consumi e delle Scelte

[1] Campagna promossa da Terra!Onlsu, daSud e Terrelibere.org. Elenco prime adesioni: Amnesty International, Medici Senza Frontiere, Emergency, Arci, Medu, Flai Cgil, A Buon Diritto, Cooperativa Coraggio, A Sud, Fair, Pro Natura, Progetto UrBees, International University College of Turin, Il Test, Movimento Consumatori, Equorete