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Questi e molti altri benefici sono alla base del successo di questa spezia che sta vivendo una stagione d'oro anche in Italia. Come sempre vediamo su quali si può contare davvero e quali, invece, fanno parte della mitologia.

Curcuma, zenzero, cumino accanto a origano, peperoncino e basilico... Oramai ogni cucina è diventata un dispensario di sapori, a volte esotici. È il caso di utilizzarli per i nostri piatti? E fino a che punto sono tollerate dal nostro organismo? Ce ne occupiamo in Miti Alimentari

Un report della Direzione per la concorrenza, i consumatori e la repressione frodi francese ha rilevato che la metà dei campioni analizzati (peperoncino, curry, paprika, cannella, zenzero, zafferano) presentavano anomalie. Spesso vengono aggiunti sale, amidi e sansa di oliva per aumentare la massa nelle confezioni

La consuetudine di utilizzare la spezia nella preparazione dei dolci, forse, non è solo legata al suo aroma piacevole. Una ricerca pubblicata nel numero di dicembre di Metabolic, infatti, dimostra che ha il potere di far bruciare molti più grassi alle cellule adipose

Altro che anestetizzare il palato e non far percepire i sapori. Chi consuma spezie come il peperoncino ha meno necessità di usare sale in cucina. La capsaicina, infatti, fa percepire di più la sapidità dell'alimento consentendo di utilizzare meno sodio

Sull'alimentazione e le preparazioni per lo svezzamento e per i primi anni di vita, spesso, si fa molta confusione, convinti dalla pubblicità o da un passaparola che non ha basi scientifiche. Vediamo di fare un po' di chiarezza

Uno studio dell’Istitute for Global Food Security ha trovato che in un campione su quattro venduto dai supermercati inglesi si trovano foglie di ulivo e mirto al posto della costosa spezia. E in Italia?