Lorenzo Misuraca
Coronavirus creato in laboratorio? Ecco perché non può essere vero
In effetti il servizio mandato in onda dal Tg3 Leonardo nel 16 novembre 2015 fa saltare sulla sedia: "scienziati cinesi creano un super virus polmonare da pipistrelli e topi, ma serve solo per motivi di studio". Tutti vedendolo hanno pensato a virus del covid-19, le coincidenze sono tante. Ma l'ipotesi che il nuovo coronavirus sia un esperimento da laboratorio finito male è smentito dagli scienziati. La composizione del covid-19, infatti, è incompatibile con un prodotto da laboratorio. Vediamo con parole semplici perché.
I medici di Bergamo ai colleghi stranieri: “Evitate gli errori fatti...
La lettera aperta dei medici dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII pubblicata sulla rivista scientifica New England Journal of Medicine: "Il nostro ospedale è altamente contaminato e siamo ben oltre il punto di non ritorno. I sistemi sanitari occidentali sono stati costruiti attorno al concetto di assistenza centrata sul paziente, ma un'epidemia richiede un cambiamento di prospettiva verso un concetto di assistenza centrata sulla comunità".
“Lavoravo nel call center con Emanuele, le voci di contagio giravano...
"Io lavoro nello stesso call center di Emanuele, stiamo allo stesso piano, lo conosco da anni". Francesca non riesce ancora a parlare al passato del collega morto dopo aver contratto il coronavirus. Secondo lei, il caso scoperto potrebbe non essere l'unico già dai primi di marzo. Il racconto è a tratti raggelante, rispetto alle condizioni in cui in piena emergenza, questi lavoratori sono stati tenuti alle postazioni pur di portare a casa uno stipendio modesto.
Emanuele, morto a 34 anni, lavorava in un call center. Perché...
Emanuele Renzi aveva 34 anni, è morto dopo aver contratto il coronavirus. Prima di mettersi in quarantena, è andato a lavorare in un grande call center romano che ha tra i committenti Tim, Eni, Sky, Poste e il Comune di Roma: duemila lavoratori, che nei giorni successivi hanno continuato a telefonare dalle loro postazioni, fianco a fianco, ignari del rischio che correvano, senza che l'azienda prendesse misure di sicurezza. Il governo ha deciso di lasciare aperti i call center. Ma è possibile garantirne la sicurezza in tutti i casi?
Quarantena, lo stop prolungato può rovinare la batteria dell’auto? Risponde l’esperto
In questo periodo di fermo prolungato anche le auto rimangono nei loro parcheggi senza venire messe in moto. In tutta Italia, a parte chi continua andare a lavoro, da due settimane le macchine sono ferme, nelle zone di focolaio anche da tre, e si prospettano altre settimane di stop. Le batterie delle nostre auto rischiano di scaricarsi o addirittura rovinarsi irreparabilmente? cosa possiamo fare per evitarlo? Lo abbiamo chiesto a Enrico De Vita, giornalista, ingegnere, esperto automobilistico e di normativa stradale.
Ricetta dematerializzata, i medici di famiglia: estenderla a tutta Italia al...
La notizia che alcune regioni hanno attivato a causa del Coronavirus sistemi semplificati per prescrivere la ricetta dei medicinali di fascia A ai cittadini, in modo da evitare il viaggio verso l'ambulatorio, ha sollevato gli abitanti delle regioni che si sono mosse, e fatto arrabbiare gli altri. Domenico Crisarà, vicepresidente Fimmg spiega perché l'esempio più avanzato, quello veneto, non si estende: "Le farmacie fanno opposizioni e le regioni hanno sottovalutato l'importanza del sistema"
Tamponi a tappeto, aumentano le regioni a favore (ma gli ostacoli...
Dopo il Veneto, nel giro di poche ore si sono aggiunte Toscana, Emilia-Romagna e Umbria, secondo cui le direttive del governo di fare i tamponi per il coronavirus solo a chi mostra sintomi evidenti non bastano, bisogna estendere i controlli anche agli asintomatici. Sul tema c'è in corso un aspro dibattito tra chi sostiene la misura inutile, onerosa e irrealizzabile, e chi la vede come l'unica via per ridurre massicciamente in contagi invisibili in breve tempo.
Zoom, Hangouts, Skype, Whatsapp, Messenger, qual è meglio per le videochat...
La novità di questo periodo difficile e senza precedenti, è l'uso di strumenti di videoconferenza per fare aperitivi virtuali, cene tra amici, e riunioni di lavoro, stando ognuno tra le proprie mura domestiche. Ma quali sono i social migliori per fare le videochiamate di gruppo? Passiamoli in rassegna.
5G e salute, nuove linee guida internazionali rassicurano, ma aggiungono restrizioni
La Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ICNIRP), importante organismo non governativo e indipendente, ha rilasciato nuove linee guida per la protezione delle persone esposte alla radiofrequenza campi elettromagnetici. Fiorella Belpoggi attacca: Dicano che non ci sono studi, il che non significa che non esistano pericoli
Coronavirus, sanificare le strade serve davvero?
'obbiettivo è quello di limitare al massimo la contaminazione e quindi il rischio di contagio all'aria aperta. Ma è davvero utile? Alcuni sindaci, soprattutto in Lombardia, hanno mosso dei dubbi e si sono rifiutati di mettere in campo i mezzi per la sanificazione. La rivista Science espone le perplessità degli esperti su efficacia rispetto ai problemi connessi alla respirazione e per l'ambiente. Il Piemonte invita a non usare derivati da candeggina
Covid19 Italia Help: online l’aggregatore di iniziative solidali, raccolte fondi, e...
Dentro ci sono le iniziative solidali spontanee (come i volontari per fare la spesa agli anziani nelle varie città) e istituzionali, supporto psicologico, raccolta fondi, debunking fake news e divulgazione dati scientifici. Lo ha fatto un team di volontari di ActionAid
No, non basta un the caldo a 27 gradi per uccidere...
In queste ore lo sforzo principale di tutti deve essere contenere la diffusione del virus. Ma fare un bel respiro ed evitare che a diffondersi siano le bufale sul coronavirus, è senz'altro utile. Una di quelle che sta girando più insistentemente, su whatsapp, facebook e sugli altri social, è che basterebbe un bel the caldo per uccidere il virus del covid-19, visto che "con 26-27 gradi" di temperatura, lo stesso non resiste. Falso. Ecco perché















