Bici elettriche, il test austriaco scopre i modelli migliori e quelli poco sicuri

bici elettriche

Con gli incentivi messi in campo dal governo per la mobilità sostenibile, è corsa a bici e bici a pedalata assistita. soprattutto queste ultime, per chi non è avvezzo alle lunghe pedalate o per chi vuole usarle per raggiungere il posto di lavoro lontano da casa, sono una soluzione che sta convincendo molti italiani. Ma visto che a parità di bonus massimo (500 euro) il prezzo medio è ben più alto delle normali bici (attorno ai 3mila euro con un costo della batteria di ricambio di 700 euro) vale la pena approfondire per non sbagliare acquisto. Per questo il magazine dei consumatori austriaci Konsument ha testato 12 modelli in commercio, arrivando alla conclusione che “quattro ti fanno venire voglia di pedalare. Due si sono rivelati estremamente pericolosi” mentre con gli altri hanno scoperto “difetti e sostanze nocive nel telaio”. Per testare i modeilli il team austriaco ha percorso 2.500 chilometri a Maiorca sul sellino. Il giornalista ciclista Felix Kossdorff è andato in tournée di prova per tre giorni. A questa prima fase sono seguiti test in laboratorio.

Buone

Il modello giudicato migliore è la Macina Tour 510 Us, che ha ottenuto “buono”, e come valutazione: “Nessun punto debole. Molto agile e stabile. Motore molto potente, ben calibrato, piuttosto rumoroso. Reggisella a sospensione. Segue l’e-bike Stevens e-courier pt5, anch’essa “buona”: “Posizione di seduta sportiva, ma sensazione di guida morbida. Silenziosa. Debole in salita a causa del mozzo del cambio. La batteria si inceppa leggermente quando viene inserita”. Al terzo posto si piazza la Pegasus 20-17-3102, “Buona”, che ha come caratteristiche: “Posizione seduta molto verticale. Molto stabile. Ottimo motore. Istruzioni solo su cd. Ruota più pesante ma più facile da sollevare di altri modelli”. A chiudere il gruppo dei modelli “buoni” la Raleigh Kent 9: “Sportiva ma instabile. Peso totale minimo consentito. Scricchiola facilmente durante la guida”.

Medie

Segue il gruppo dei modelli di bici a pedalata assistita giudicate “medie”. Tra queste, la migliore è la falter E 9.8 KS Wave 2020, che però non è commercializzata in Italia. A seguire Winora Sinus i9, considerata: “Ottimo sistema di illuminazione. Sella con sostanze nocive. Frenata più faticosa. Pneumatici inclini a forature”.

Appena sufficienti

Dopo la Vitality Eco 7 della Kreindler (non venduta in Italia), segue la Fischer Cita 6.0i che si posiziona con un poco lusinghiero “appena sufficiente”. Il giudizio è: “Buon comportamento di guida. La batteria emette crepitii. Piccolo display di difficile lettura. Crepa sul morsetto del reggisella”. Anche la Flyer Gotour 6 se ne esce con un “appena sufficiente”, nonostante alcuni punti di forza: “Lo stelo può essere regolato in altezza di 8 cm usando lo sgancio rapido. Posizione seduta comoda. Crepa sul tubo del telaio”. In particolare, la sicurezza e la durata del modello vengono giudicate appena sufficienti. Stesso giudizio complessivo per la “Qwic premium i mn7+, non in commercio in Italia.

Insufficienti

La e-bike Kalkhoff Endeavour 5.S Move condivide l’ultimo spezzone, quello dei modelli insufficienti con la Kettler Paramount 10G. Nessun problema per gli acquirenti italiani, visto che nessuno dei due modelli è venduto nel nostro paese.

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