Barilla, Molisana, Divella & Co: “Continueremo a indicare origine grano sui pacchi”

PASTA

“Gli italiani, così come fatto finora, continueranno a trovare nelle confezioni le informazioni sull’origine della materia prima. A prescindere da qualunque quadro normativo in materia, non cambierà la nostra trasparenza nel far sapere al consumatore da dove arriva il grano utilizzato per fare la pasta”. Riccardo Felicetti, presidente dei Pastai italiani di Unione Italiana Food, l’assocazione di categoria che rappresenta tra gli altri Barilla, La Molisana, Divella, così commenta l’imminente entrata in vigore del Regolamento europeo sull’ingrediente primario che dal 1° aprile dovrebbe limitare l’indicazione di origine sulle confezioni e sostituire, come anticipato dal Salvagente nei giorni scorsi,  i decreti italiani che oggi obbligano di specificare la provenienza della materia prima su pasta, riso, latte e derivati del pomodori.

“Quindi – prosegue una nota Felicetti – le informazioni che i consumatori italiani richiedono, saranno ancora ben presenti. La qualità non conosce frontiere e non bisogna confondere l’origine con la qualità o con la sicurezza del prodotto. La sicurezza è garantita da stringenti normative comunitarie e da un rigido sistema di controlli nazionali, sia sulla materia prima nazionale, sia su quella importata, cui si aggiungono numerosi autocontrolli dei pastai italiani”.