Zuppe pronte, perché così tanto sale?

ZUPPE SALE

Serena Capurso, biologa nutrizionista: “Facciamo attenzione al sale, sempre abbondante nei cibi confezionati. La scelta migliore? Un mix con verdure, proteine da legumi e carboidrati da cereali in chicco”. Il nostro test su 12 zuppe in edicola

Ricche di fibre, con un buon apporto di minerali e proteine, presentate come una soluzione veloce e salutare per un pranzo fuori casa, le zuppe pronte godono di un’ottima reputazione. L’impostazione “green” delle confezioni e il richiamo a sapori “antichi” e figli della tradizione contadina fanno il resto, stimolando l’acquisto. Ma questi piatti pronti sono davvero bilanciati come appaiono? E sotto l’aura di naturalezza di cui sono ammantate dal marketing, nascondono qualcosa?
Di sicuro l’apporto di sale, come emerge dal test condotto su 12 zuppe pronte nel numero in edicola (acquista qui) a base di cereali e legumi.

Nelle valutazioni abbiamo tenuto conto dei pesticidi rilevati in analisi di laboratorio ma anche del sale. In due delle zuppe del nostro panel basta una porzione di 310 grammi per assumere 3,4 grammi di sale, oltre i due terzi della dose giornaliera (5 g) raccomandata dall’Oms. “Un’attenzione particolare va posta proprio al contenuto ‘nascosto di sale’, perché solitamente è presente in abbondanza nei prodotti confezionati, e considerando che dovremmo consumarne massimo un cucchiaino al giorno nel complesso, dovremmo considerare anche questo componente, troppo spesso sottovalutato” spiega Serena Capurso, biologa e nutrizionista.
Con il consiglio di scegliere i prodotti con meno sale, come orientarsi nella variegata offerta di zuppe? “Le zuppe che troviamo confezionate – aggiunge l’esperta – sono solitamente di tre tipi: solo verdure, verdure e legumi, o zuppe con legumi e cereali. Quindi sempre un buon apporto di fibre e minerali, e a seconda della tipologia più o meno complete con carboidrati e proteine. La scelta di un prodotto completo (quindi con verdure, proteine da legumi e carboidrati solitamente da cereali in chicco) rende sicuramente il pasto ben bilanciato e saziante, quindi nella maggior parte dei casi da preferire. Certo è che se scelgo di fare un pasto con una zuppa di sole verdure, potrò sì inserire i nutrienti mancanti in un altro momento della giornata, come la merenda o la cena, ma vorrà anche dire che quel mio pasto non mi farà sentire sazio troppo a lungo”.

Vuoi leggere tutti i nomi e i risultati del test del Salvagente? Clicca sul pulsante verde qui in basso e acquista la tua copia del giornale

Sì, voglio acquistare il numero del Salvagente!

Questo tipo di zuppe sono molto gettonate specialmente per i pranzi in ufficio. Sono da preferire al tramezzino o al trancio di pizza? “Sono meglio – aggiunge la dottoressa Capurso – quantomeno perché più sazianti, e perché ci aiutano a coprire quel fabbisogno di fibre che troppo spesso trascuriamo nella giornata. Volendo alternare con altri pranzi facili da portare in ufficio, il mio suggerimento è di organizzarsi con delle insalate fresche o cucinando una porzione più abbondante di verdure la sera precedente per la cena, così da averne pronte per il giorno dopo; a queste potremmo poi associare una fonte proteica alternando uova, formaggi, carne e pesce e una fonte glucidica come il pane le patate o dei cereali in chicco”.
Qualche suggerimento? “Possiamo preparare un’insalata con pollo grigliato e pane; un’altra soluzione potrebbe essere una frittata di spinaci e patate oppure accompagnare il salmone con dei broccoli e riso integrale”.
La crisi economica da un lato, la ricerca di un’alimentazione più sana anche per i pasti in ufficio, ha portato sempre più lavoratori a scegliere dei menu fai-da-te. A cosa bisogna stare accorti nel comporre la dieta settimanale dei pranzi fuori casa?
Ancora la nostra interlocutrice: “La parola chiave di una dieta equilibrata dovrebbe essere varietà, in quest’ottica le zuppe pronte possono rientrare perfettamente in una rotazione di altri pasti bilanciati e completi, l’importante è tenere sempre d’occhio la lista degli ingredienti e la tabella nutrizionale. Secondo le nostre linee guida i legumi dovrebbero essere consumati circa 3-4 volte a settimana, quindi via libera alle minestre, che sceglieremo confezionate quando non avremo tempo e modo di preparare qualcosa di fresco”.
Alcune zuppe hanno un contenuto di 620 grammi, ovvero un formato per una doppia porzione. Esagerare con questi prodotti, per quanto di base ricchi di fibra e proteine vegetale, può essere un rischio? “Ognuno ha un suo fabbisogno energetico, quindi non è detto che quei 620 grammi siano troppi, anche in considerazione del fatto che buona parte di quel peso è dato dall’acqua. Chi soffre però di colite o gonfiore addominale, dovrebbe fare attenzione alla quantità (nonché alla tipologia) di verdure che assume”.
Al di là della praticità, le zuppe refrigerate sono da preferire ai minestroni surgelati? “No – risponde l’esperta – non sono da preferire, se non per una questione di praticità. In un’ottica di variare la dieta è sempre bene inserire questi cibi in modo alternato stando sempre attenti all’apporto di sale che nei cibi confezionati purtroppo è presente in modo abbondante”.

Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente

Sì! Voglio scaricare gratis il numero di giugno 2023