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Su pasta, pomodoro, latte e non solo il governo corre ai ripari e proroga l’obbligo di indicare in etichetta l’origine della materia prima che, come ha denunciato il Salvagente nel nuovo numero in edicola, scadeva il 31 luglio.
In una nota il deputato Luciano Cillis, esponente M5S in commissione Agricoltura alla Camera ha dichiarato dopo un question time sull’argomento svoltosi ieri: “Il ministero delle Politiche agricole ha già provveduto ad inviare i decreti di proroga ai ministeri concertanti, ovvero della Salute e dello Sviluppo economico, per estendere fino al 31 dicembre 2022 l’obbligo di indicare in etichetta l’origine delle materie prime, in scadenza a fine anno. Saranno interessati la pasta con il grano duro, il pomodoro, il riso, il latte e i prodotti caseari nonché le carni suine trasformate”.
“Il MoVimento 5 Stelle – aggiunge Cillis – si batte sin dal suo ingresso in Parlamento per un’etichettatura trasparente sull’origine delle materie prime degli alimenti che renda pienamente consapevole il consumatore nelle scelte da compiere. Un risultato raggiunto nel 2018 e da allora prorogato. Si tratta di indicazioni che costituiscono oramai elementi indispensabili ad orientare le scelte di acquisto dei consumatori, sempre più spesso interessati al prodotto ottenuto e lavorato in Italia”.