Le false promesse degli integratori di collagene

COLLAGENE

Si stanno diffondendo gli integratori al collagene che promettono di cancellare i segni del tempo sulla pelle e di tenerci in salute. Ma è proprio così? Studiosi francesi smentiscono le molte promesse del marketing

“Non c’è alcuna prova che funzioni. E soprattutto, non c’è alcuna ragione per cui dovrebbe funzionare.” Questa è la sentenza categorica fatta a Que Choisir – giornale e associazione dei consumatori transalpini – da Francis Berenbaum, presidente onorario della Società Francese di Reumatologia, che getta un’ombra significativa sulle audaci affermazioni dei venditori di integratori a base di collagene.

Da ingrediente nelle creme antirughe, ora il collagene è entrato  con prepotenza in prodotti da ingerire: caramelle, bevande, polveri e capsule, tutti con lo status di integratore alimentare. Il motivo? È una delle principali proteine del corpo, svolge un ruolo cruciale nella struttura del tessuto connettivo, nella pelle contribuisce a mantenere tonicità ed elasticità,  supporta le proprietà biomeccaniche della cartilagine durante i movimenti. Presente anche in ossa, tendini, legamenti, muscoli e vasi sanguigni, il collagene è prodotto abbondantemente durante l’infanzia, ma la sua sintesi rallenta con l’età adulta. Dunque, la conclusione dei produttori, servirebbe a rimanere giovani.

Non a caso gli integratori a base di collagene sono promossi con affermazioni che spaziano dalla bellezza estetica alla salute articolare. Dalle promesse di “cancellare i segni dell’età” affermando di “prevenire la comparsa delle rughe”, o addirittura “rafforzare la densità ossea”, le affermazioni terapeutiche sembrano ambiziose.

Tuttavia, dietro queste dichiarazioni roboanti, si cela una mancanza di prove scientifiche solide. Que Choisir ha chiesto ai produttori di integratori studi a supporto delle loro affermazioni, ma alcuni non hanno risposto, mentre altri hanno fornito documenti con metodologie insoddisfacenti.

La scarsezza di esperimenti clinici, quando reperibili, presenta difetti metodologici fondamentali. La comparazione con un placebo, una regola di base nella ricerca scientifica, spesso manca, e le dimensioni campionarie sono talvolta troppo esigue per trarre conclusioni significative.

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Le argomentazioni a favore dell’efficacia del collagene si scontrano con la realtà biochimica. Essendo una proteina, il collagene viene frammentato in amminoacidi durante la digestione. La dottoressa Claire Vinatier, ricercatrice in Medicina Rigenerativa e Scheletro presso l’Università di Nantes, afferma al giornale francese che il corpo non è in grado di assimilare il collagene in modo specifico, ma lo degrada come qualsiasi altra proteina.

“Affermare che il collagene assunto per via orale possa rigenerare la cartilagine o ridurre le rughe è equiparabile a credere che mangiare stinco di maiale porterà a polpacci muscolosi o che il cervello di agnello renderà più intelligenti” sintetizzano, non senza una vena ironica, i colleghi francesi.