Cosa sono gli smart contract e qual è il loro funzionamento basato sulla blockchain: alcuni esempi pratici come quelli del mondo assicurativo, i vantaggi offerti e i settori che maggiormente ricorrono allo strumento.
Lo sviluppo delle più moderne tecnologie digitali ha portato ad un sempre maggiore ricorso, anche in Italia, ai cosiddetti smart contract. Si tratta di contratti intelligenti, o meglio di software che basano il loro operato sulla tecnologia blockchain e operano in diversi settori, da quello dei rimborsi assicurativi alle transazioni finanziarie, fino alle operazioni societarie passando per la tracciabilità delle merci e la tutela della proprietà intellettuale. Questi contratti si distinguono da quelli “analogici” per il fatto di essere costituiti da un codice crittografico, con il loro utilizzo che è finalizzato principalmente all’automatizzazione dell’esecuzione di un accordo. Con gli smart contract, nello specifico, tutti i partecipanti all’accordo hanno la possibilità di essere immediatamente certi dell’esito della negoziazione, con tutto ciò che ne viene in termini di minore perdita di tempo e della mancata necessità di intermediari.
Gli smart contract
Quando si parla di smart contract si fa riferimento a dei veri e propri protocolli informatici che, attraverso l’utilizzo di tecnologia blockchain, rendono più facile e veloce una negoziazione contrattuale. Anche l’esecuzione stessa del contratto sarà più facile da far rispettare, in quanto la alla base degli smart contract vi è la cosiddetta funzione if-then, ovvero se-allora. Questo implica che al verificarsi di determinate condizioni future, la disciplina imposta dal contratto prevede alcune conseguenze.
Volendo fare un esempio concreto, quando nei contratti tradizionali una parte viola i termini previsti dall’accordo, l’altra non ha altre strade da percorrere che quella della causa in tribunale. Negli smart contract, invece, gli accodi vengono rafforzati in maniera tale che le regole vengano applicate automaticamente senza dover passare attraverso il giudizio di un giudice o che terze parti vengano chiamate in causa. E ancora, proprio grazie alla tecnologie blockchain, con gli smart contract si sarà in presenza di una maggiore sicurezza, trasparenza, immutabilità, disintermediazione e velocità.
Al dato pratico questo vuol dire ridurre i costi di intermediazione e, soprattutto, la burocrazia tipica dei contratti tradizionali. Da quanto fin qui detto possiamo fornire una vera e propria definizione degli smart contract, da intendersi come un codice digitale in grado di offrire una serie di garanzie a condizioni predefinite concordate tra le parti. Inoltre, i soggetti dell’accordo possono stabilire una condizione al verificarsi della quale si avvierà un’azione o una serie di azioni quando non soddisfatte.
Volendo fare degli esempi di smart contract si pensi al distributore automatico delle bevande: se si inseriscono 50 centesimi di euro, il distributore erogherà un caffè, mentre se si inserisce 1 euro si riceverà un caffè e 50 centesimi di euro di resto. C’è dunque un codice crittografico per il funzionamento del distributore che, al verificarsi di una condizione – la somma inserita al suo interno – genera una reazione, o una serie di reazioni, figlie dell’accordo preso.
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Il funzionamento degli smart contract
Appreso a cosa ci si riferisca quando si parla di smart contract, può essere utile approfondirne il funzionamento. Come detto, questa tipologia di accordi digitali agisce seguendo delle semplici istruzioni del se-allora scritte nel codice su una blockchain. A svolgere le azioni è una rete di computer che si attiva nel momento in cui le condizioni predefinite vengono soddisfatte e verificate. Aspetto molto importante è che, al termine della transazione, il sistema prevede che la blockchain venga aggiornata e che la transazione stessa non possa più essere modificata o manomessa. Da un punto di vista tecnico questo sistema deve essere programmato da uno sviluppatore che scrive una riga di codice e definisce le regole che, a loro volta, possono includere tutte le clausole che si ritengono opportune per comunicare ai partecipanti che l’attività sarà completata in modo soddisfacente. Il codice viene poi portato sulla blockchain, solitamente di Ethereum, dove tutti i computer collegati alla rete hanno una copia dello smart contract. Andranno anche definite tutte le possibili eccezioni con il fine di delineare un quadro per la risoluzione delle controversie.
I principali vantaggi degli smart contract
Come si diceva anche in precedenza, l’utilizzo degli smart contract comporta dei vantaggi non trascurabili per chi se ne avvale. Questi benefici possono essere così sintetizzati:
- un elevato grado di trasparenza, resa principalmente dal fatto che non sono coinvolte delle terze parti. Inoltre, i dati crittografati delle transazioni vengono condivisi dai partecipanti, andando così a ridurre al minimo la possibilità che si verifichino delle manipolazioni delle clausole;
- l’estrema sicurezza rispetto a qualsiasi altro tipo di contratto. In questo aspetto un ruolo di fondamentale importanza è ricoperto dall’utilizzo della tecnologia blockchain che permette ai dati di essere immutabili e, di conseguenza, agli accordi presi di non essere violati o presentare degli errori. Viene da se che le parti dell’accordo potranno agire con maggiore sicurezza e, sopratutto, fiducia;
- il risparmio economico derivante dall’eliminazione totale di intermediari. Non essendo necessaria una terza parte per verificare i termini di contratto e assicurare la validità, infatti, non dovranno essere sostenuti dalla parti le commissioni e i costi associati;
- un maggiore velocità nella conclusione dell’accordo, con conseguente risparmio di tempo. Anche in questo caso fondamentale è l’assenza di intermediari con la conseguente riduzione, e in alcuni casi totale eliminazione, delle scartoffie burocratiche e degli errori umani tipici dei contratti tradizionali. Va precisato su questo punto che la possibilità di errore dello smart contract è praticamente nulla in quanto si tratta di un sistema digitale ed automatizzato che, una volta soddisfatte le condizioni prestabilite, esegue immediatamente le azioni previste.
Quando e dove si usano gli smart contract
Malgrado gli smart contract offrano dei vantaggi non trascurabili per chi se ne avvale, considerarli come dei sostituti in toto degli accordi tradizionali rappresenta, in questa fase, un errore. Malgrado, infatti, i contratti intelligenti godano di un ampio campo d’azione, i confini dello strumento sono ancora molto definiti a specifici settori e funzioni. Fatta questa necessaria precisazione, è possibile dite che oggi gli smart contract rappresentano un elemento tecnologico fondamentale di molte applicazioni decentralizzate, le cosiddette dApp, ovvero quelle che operano su un sistema computazionale distribuito. I campi d’utilizzo sono dunque diversi, ma ben circoscritti. Ecco alcuni esempi:
- gli Nft, Non fungible token o gettoni digitali non fungibili. Questi sono basati sulla tecnologia blockchain e proprio sugli smart contract, con qualsiasi cosa presente su internet, dalle foto ai video passando per le tracce audio, che ottiene garanzia di unicità, autenticità e proprietà grazie al contratto intelligente. E ancora, lo strumento agevola la blockchain nella memorizzazione del contratto, facilitandone in questo modo anche l’esecuzione;
- l’identità digitale, dove l’utilizzo riguarda soprattutto la sfera della sicurezza e la privacy andando a ridurre il rischio di frodi, violazioni e furti d’identità. Grazie agli smart contract, inoltre, viene resa possibile l’automazione del processo di creazione e condivisione dell’identità digitale, con il conseguente miglioramento dell’interoperabilità e della compliance;
- i mutui e i prestiti, nei quali con gli smart contract si permette all’intero processo di essere velocizzato e più snello, andando ad eliminare gli intermediari e i tempi di attesa. Tutte le informazioni creditizie dii un soggetto, infatti, sono conservate e visibili nella blockchain, con le operazioni che si rendono automatiche;
- le catene di approvvigionamento, con l’utilizzo degli smart contract che permette di migliorare in modo significativo l’intera gestione del processo a più livelli. Il risultato è che gli articoli saranno facilmente tracciabili in ogni passaggio della catena, riducendo nettamente così il rischio di frodi e furti;
- l’assistenza sanitaria, con gli smart contract che consentono, insieme alle sempre maggiori soluzioni blockchain-based, il tracciamento dei farmaci, l’archiviazione e la condivisione più sicura, affidabile e trasparente dei dati dei pazienti;
- le assicurazioni, con i contratti intelligenti che rendono più facile la stipula di una polizza e riducono i costi sia per l’assicurazione che per il cliente. A migliorare è anche l’esperienza d’uso dei prodotti assicurativi, così come la velocità dei pagamenti e dei rimborsi in caso di danni e sinistri.
Di applicabilità degli smart contract nei diversi settori ha parlato al Sole24Ore l’avvocato Salvatore Iannitti, partner di Norton Rose Fulbright – studio legale tra i primi al mondo che crede e investe negli smart contract – dicendo: “In ambito assicurativo si è mossa anche Axa, prima grande compagnia a consentire rimborsi automatici su carta di credito per i ritardi dei voli aerei, grazie alla polizza Fizzy già attiva in Italia, acquistabile via web e basata su blockchain (anche qui Ethereum, ndr). E un altro esempio è nella logistica, dove il colosso Maersk, con società assicurative come Ms Amlin e Axa Xl, ha avviato una piattaforma che sfrutta la blockchain per certificare le movimentazioni delle merci tra i vari porti”. L’interesse verso questo strumento è dunque molto elevato e ne è dimostrazione il fatto che grandi realtà internazionali abbiamo iniziato ad utilizzarlo.