Aiuta a digerire ma non brucia i grassi: la verità sull’ananas

ANANAS
Sliced pineapple, isolated on white

Ogni dieta che si rispetti (e molti integratori) prevedono l’ananas per la sua presunta capacità di bruciare i grassi. Una fake. Ma questo non significa che il frutto tropivale non sia utile. Anzi…

Il genere è ampiamente diffuso allo stato spontaneo in America centrale e in Sud America ma oggi la sua coltivazione è stata diffusa e naturalizzata anche in Nord America, Asia, Africa e nel Sud del Pacifico. La pianta dell’ananas è caratterizzata dalla presenza di foglie coriacee molto lunghe, lanceolate e con un margine seghettato, che sono riunite in grandi rosette. L’infiorescenza fuoriesce dal centro della rosetta, mentre i singoli fiori sono compatti su di uno stelo breve e robusto. Ogni fiore possiede un proprio sepalo; i sepali diventano carnosi e succosi e si sviluppano nel frutto, coronato da una rosetta di brattee. Una pianta di ananas produce un frutto ogni circa 18 mesi; dal punto di vista botanico si tratta in realtà di infruttescenze. Il frutto dell’ananas è rivestito da una scorza marrone coriacea con sfumature che vanno dal giallo al verde e la polpa è di un colore giallo acceso. Nonostante sia ormai di comune riscontro sulle nostre tavole, viene ancora considerato un frutto esotico.

Questo frutto tropicale si può trovare durante tutto l’anno, anche se è giusto ricordare che la stagionalità dell’ananas inizia ad ottobre e termina più o meno a maggio.

Proprietà nutritive dell’ananas

In 100 g di ananas fresca sono presenti circa 40 Calorie, di cui il 95% sono rappresentate da carboidrati mentre il restante 5% è rappresentato da proteine. Più nello specifico, 100 g (da riferire sempre alla parte commestibile del frutto) apportano:

  • Proteine 0,5 g
  • Carboidrati 10 g
  • Zuccheri solubili 10 g
  • Acqua 86,4 g
  • Fibre 1 g, di cui, 0,15 g di fibra solubile e 0,83 g di fibra insolubile
  • Inoltre è presente anche un importante quantitativo di vitamine e di sali minerali tra i quali ricordiamo:
  • 17 mg di vitamina C
  • 0,2 mg niacina
  • 0,05 mg di tiamina
  • 0,01 di riboflavina
  • 7 µg di vitamina A (retinolo equivalente)
  • vitamina B6
  • folati
  • acido pantotenico
  • 250 mg di potassio
  • 17 mg di calcio
  • 8 mg di fosforo
  • 2 mg di sodio
  • 0,5 mg di ferro
  • manganese
  • rame

Il gambo dell’ananas è inoltre fonte di bromelina.

Diversi studi clinici hanno mostrato gli effetti antiedematosi (riduzione della ritenzione di liquidi), anti-infiammatorio e anti-trombotico della bromelina.

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Ciò implica che l’ananas sia un frutto ricco di proprietà nutrizionali, ricchissima di nutrienti tra cui manganese, vitamina C, rame e vitamina B1.

Una considerazione importante riguarda il contenuto di bromelina nell’ananas, più alto nel gambo che nella polpa: per questo motivo gli integratori alimentari che si trovano in farmacia sono un concentrato di enzima estratto dal gambo fresco. Dunque, l’ananas può aiutare la digestione ed è un ottimo drenante essendo ricco di acqua. Tali aspetti lo rendono ideale per una dieta ipocalorica. Detto questo non fa dimagrire: la vera perdita di grasso  si ottiene solo attraverso una dieta equilibrata potenziata dall’attività fisica.

Una interessante curiosità è che anche la papaya contiene bromelina.

Proprietà dell’ananas

L’ananas ha numerose proprietà benefiche per la salute del nostro organismo. Infatti esso è dotato di proprietà digestive, drenanti ed antinfiammatorie. È quindi utile per contrastare cellulite, ritenzione idrica e malattie associate all’invecchiamento. Ma non solo.

Il frutto dell’ananas è molto ricco di antiossidanti, ha notevolissime proprietà antinfiammatorie.

L’ananas, come già detto, è molto nota per le sue proprietà drenanti. Questa caratteristica ci spiega il motivo per cui l’ananas è spesso presente nelle diete anche se è importante notare che la sua azione, da un punto di vista biochimico, si esplica a livello dei liquidi e non a livello della massa grassa.

I benefici dell’ananas

Il consumo di ananas apporta diversi benefici per la salute, vediamone alcuni:

  • Rinforza il sistema immunitario;
  • riduce il rischio di malattie croniche infiammatorie;
  • può alleviare i sintomi dell’artrite;
  • favorisce il recupero muscolare post allenamento.

Proprio per le sue note attività drenanti digestive l’ananas è ottimo per contrastare la ritenzione idrica; tuttavia, le sue caratteristiche nutritive la rendono molto importante per contrastare anche altri disturbi.

Il “principio attivo”  bromelina

La bromelina è un enzima digestivo che si trova nel gambo dell’ananas e nella papaya. A questa sostanza vengono attribuiti numerosi benefici non sempre e del tutto dimostrati. Quel che è certo è che questi frutti non bruciano grassi, ma aiutano la digestione.

Di conseguenza le possibili azioni digerenti dell’ananas sono in realtà da riferire alle proprietà della bromelina, concentrata per la maggior parte nel gambo del frutto dell’ananas. Attenzione però, perché azione digestiva non significa affatto che possa bruciare i grassi. Alcuni studi dell’Istituto superiore di sanità (Iss) ha smentito questa convinzione popolare. “L’ananas – spiegano gli esperti del ministero – è un frutto ricco d’acqua (la sola polpa ne contiene più dell’80%) con pochissime calorie (solo 40 per 100 grammi) e molteplici proprietà nutrizionali (è particolarmente ricco di calcio, potassio, fosforo e vitamine A e C e polifenoli). Il falso mito che bruci i grassi deriva dal fatto che l’ananas contiene bromelina in grado di rompere le molecole proteiche (attività proteolitica) degli alimenti rendendole più digeribili, ma che non ha alcuna attività sui grassi.

A cosa serve la bromelina

I nutrizionisti dell’Irccs Humanitas illustrano alcuni ipotetici benefici di questo enzima. Si ritiene che la bromelina possa aiutare a combattere il dolore e il gonfiore associati all’infiammazione. Inoltre sembra – ma mancano prove – che interferisca con la crescita delle cellule tumorali e con la coagulazione del sangue.

Per questo la sua assunzione viene proposta per:

  • Ridurre l’infiammazione;
  • Rallentare la coagulazione;
  • Prevenire i tumori;
  • Combattere l’artrite;
  • Contrastare altri disturbi reumatici, la febbre da fieno e la colite ulcerosa.

La bromelina viene consigliata anche per le seguenti condizioni:

  • Rimuovere le cellule morte o danneggiate da ustioni;
  • Prevenire l’edema polmonare;
  • Rilassare i muscoli;
  • Stimolarne la contrazione o prevenirne l’indolenzimento dopo l’attività fisica;
  • Migliorare l’assorbimento degli antibiotici;
  • Abbreviare il travaglio e aiutare l’organismo a liberarsi dei grassi.

La bromelina fa anche digerire. Questa sostanza viene utilizzata, infatti, anche come fitoterapico ad azione digestiva. Gli specialisti consigliano di acquistarla in commercio come estratto secco (in compresse o capsule) e di consumarne al massimo 1 dose da 40 mg massimo 3 volte al giorno e in concomitanza dei pasti principali. Queste compresse devono essere consigliate da un medico.

Gli specialisti di Humanitas, tuttavia, ricordano che le prove a sostegno di tutti i benefici sopra elencati non sono sufficienti. Nel caso della prevenzione dell’indolenzimento muscolare la scienza sembra addirittura smentirne l’efficacia.

Per quanto concerne la bromelina assunta tramite integratori, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) non ha certificato i messaggi pubblicitari sui suoi presunti benefici.

Dosi terapeutiche di bromelina, assunte sotto forma di integratori alimentari, possono contrastare l’infiammazione, l’eccessiva coagulazione del sangue e la crescita di alcuni tipi di tumori, ma non risultano studi che dimostrino in via definitiva che il consumo alimentare di ananas eserciti gli stessi effetti.

Come la bromelina viene usata nell’industria alimentare

L’azione proteolitica della sostanza conduce al suo utilizzo da parte dell’industria alimentare per intenerire le carni in scatola, per chiarificare la birra e in generale nella preparazione di alimenti precotti. Esistono in natura sostanze dalle caratteristiche simili, tra le quali hanno goduto di un qualche interesse farmacologico le sole papaina e ficina, la prima estratta dalla papaya (Carica Papaya L., famiglia delle Caricaceae, ordine delle Parietales), la seconda dal fico (Ficus carica L., famiglia delle Moraceae, ordine delle Urticales). Queste sostanze sono attualmente utilizzate esclusivamente dall’industria per scopi simili a quelli della bromelina. Il loro uso può essere correlato alla preesistenza di coltivazioni per l’impiego alimentare dei frutti e al fatto che gli enzimi sono presenti nel lattice che si estrae per incisione del fusto, una tecnica che non inficia la produzione alimentare. Infatti, altri enzimi congeneri estratti da piante più o meno diffuse, ad esempio l’actinidina estratta dal frutto acerbo del kiwi (Actinidia chinensis Planch.), hanno ricevuto una considerazione molto minore.

Le controindicazioni della bromelina

L’assunzione di bromelina potrebbe interferire anche con quella di alcuni antibiotici, in particolare dell’amoxicillina e delle tetracicline. Inoltre, il gambo d’ananas dal quale viene estratto il principio può interagire con i farmaci anticoagulanti e antiaggreganti; per questo la bromelina potrebbe essere sconsigliata in caso di interventi chirurgici programmati

Inoltre non si hanno informazioni sufficienti a certificare la sicurezza della sua assunzione durante la gravidanza e l’allattamento. In caso di dubbi è bene chiedere consiglio al proprio medico.

Negli altri casi quantità non eccessive di bromelina sono considerate sicure, fatti salvi possibili effetti avversi come diarrea e fastidi gastrointestinali.

Non bisogna però dimenticare che la sua assunzione potrebbe scatenare reazioni allergiche, soprattutto in caso di allergia all’ananas, al lattice, al grano, al sedano, alla papaina, alla carota, al finocchio e al polline del cipresso e delle graminacee.

È sconsigliata in caso di ulcere gastriche e duodenali.

Controindicazioni dell’ananas

Se consumata in quantità adeguate, non vi sono effetti collaterali dell’ananas. Alcune categorie di soggetti dovrebbero però consumarla con moderazione:

  • Soggetti in trattamento con farmaci anticoagulanti;
  • soggetti allergici;
  • soggetti affetti da disturbi gastrointestinali;
  • in gravidanza.

È nota la possibilità reazioni crociate tra la bromelina e il veleno delle api, il polline d’ulivo e di cipresso e il prezzemolo.