Riciclata e tossica, la plastica europea finisce nei giocattoli dei bimbi africani

giocattoli

Test di laboratorio indipendenti hanno rilevato livelli elevati di sostanze tossiche vietate in base ad accordi internazionali in giocattoli, utensili da cucina e altri prodotti di consumo realizzati con plastica riciclata acquistata (anche) in Europa e destinati ai paesi africani

I giocattoli realizzati con plastica riciclata proveniente (anche) dall’Europa e destinati all’Africa contengono sostanze tossiche vietate dalla Convenzione di Stoccolma tra cui la diossina e i ritardanti di fiamma. È quanto emerge da un nuovo studio realizzato da Ipen e Arnika che dimostra, ancora una nuova, il fatto che l’Africa è diventata una discarica dove l’Europa destina gli scarti tossici della sua produzione.

Una circostanza inaccettabile e, in questo caso ancor più eticamente scorretta in quanto in ballo c’è la salute dei bambini che vengono a contatto con questi giocattoli.

I ricercatori hanno analizzato giocattoli e componenti di giocattoli, realizzati con plastica nera acquistata in Argentina, Germania, Repubblica Ceca, India, Nigeria e Portogallo. La plastica nera spesso proviene da rifiuti elettronici altamente tossici contenenti sostanze chimiche ignifughe bromurate tossiche. I ricercatori hanno trovato livelli pericolosamente elevati di ritardanti di fiamma e diossina nei giocattoli campionati, in concentrazioni paragonabili ai rifiuti pericolosi.

I rischi per la salute

Le diossine sono considerate alcune delle sostanze chimiche più tossiche al mondo e sono estremamente dannose anche in quantità minime: le analisi sui giocattoli hanno rilevato migliaia di picogrammi per grammo in alcuni dei campioni esaminati. Le diossine bromurate sono sostanze chimiche altamente pericolose note per influenzare lo sviluppo del cervello, danneggiare il sistema immunitario, aumentare il rischio di cancro e rischiare l’interruzione della funzione tiroidea. Si formano involontariamente durante la produzione di ritardanti di fiamma bromurati. Quando la plastica con ritardanti di fiamma bromurati viene riciclata e riscaldata per essere riformata in nuovi prodotti di plastica, si formano ulteriori diossine bromurate e clorurate. Sebbene non siano vietate a livello globale, le diossine bromurate sono riconosciute dall’Organizzazione mondiale della sanità come tossiche quanto le diossine clorurate strettamente correlate.

Economia circolare (con difetto)

I risultati del nuovo studio riguardano la salute dei bambini e mettono in luce un pericoloso difetto nel modello di economia circolare che cerca di ridurre i rifiuti di plastica attraverso un maggiore riciclaggio della plastica. Gli attuali sistemi di riciclaggio consentono di immettere nel flusso di riciclaggio plastica con sostanze chimiche ignifughe e diossine, risultando in prodotti pericolosamente contaminati realizzati con plastica riciclata, come i giocattoli campionati in questo studio.

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