E.Coli nella pizza, ancora guai per Buitoni: sotto accusa anche Bella Napoli

pizza buitoni

Continua in Francia lo scandalo delle pizze Buitoni associate al batterio E.Coli. Una donna che ha mangiato qualche fetta di Bella Napoli è finita all’ospedale. Nel frattempo che si accertino le cause, i lotti sono ancora in vendita

Non si spengono i riflettori su Buitoni in Francia, dove da settimane l’azienda è al centro di numerosi richiami a causa della presenza di E.coli in alcuni lotti delle sue famose pizze surgelate, dopo casi gravi e due morti che potrebbero essere collegate. Adesso a finire sul banco degli imputanti è la gamma Bella Napoli.

Una donna finita all’ospedale

Secondo quanto raccontato dall’avvocato della famiglia che ha segnalato l’accaduto, lo scorso 27 marzo Christina, una donna di 34 anni, mangia alcune fette di pizza surgelata Bella Napoli in casa. Dopo circa 2 giorni comincia a sentire dolore al basso ventre, vomito e febbre. Finisce al pronto soccorso dove la ricoverano con trattamento a base di morfina.  Considerando che né il marito né i figli quella sera hanno mangiato la pizza surgelata insieme a lei, l’unica a sentirsi male, l’attenzione si concentra proprio sulla pizza surgelata, anche perché in ospedale le hanno trovato nell’organismo due batteri: E.coli e Shigella. Il primo è proprio quello al centro dei ritiri di Buitoni. In attesa di chiarimenti, il prodotto, però, è ancora in vendita nei supermercati francesi. Anche per questo la famiglia ha deciso di denunciare Buitoni e Nestlé proprietaria del marchio.

Lo scandalo Buitoni scoppiato a febbraio

Lo scandalo dell’E.Coli nelle pizze Buitoni ha portato a inizio aprile persino alla chiusura di uno stabilimento di produzione francese, dove venivano lavorate le pizze che hanno causato alcuni casi di intossicazione da Escherichia coli, dopo il rinvenimento di topi che avevano occupato anche la zona dedicata alla produzione.  Tra febbraio e marzo è montato un caso nazionale a seguito di 75 episodi d’intossicazione causata dal batterio Escherichia coli, e addirittura di due decessi di minori, verosimilmente legati al consumo delle pizze surgelate prodotte dall’azienda.