Pannolini per bambini, l’Ue valuti il divieto di uso di formaldeide e diossine

PANNOLINI

In una lettera aperta, trentaquattro gruppi della società civile sollecitano la Commissione europea a sostenere la proposta avanzata dalle autorità francesi di limitare un gruppo di sostanze estremamente pericolose dai pannolini monouso per bambini.

Sebbene non sia ampiamente noto, i pannolini monouso possono contenere una gamma di sostanze chimiche che si sono rivelate pericolose per la salute umana, dalle sostanze cancerogene agli interferenti ormonali. Ciò significa che neonati e bambini piccoli possono essere esposti a tali sostanze per un lungo periodo di tempo durante una fase del loro sviluppo in cui sono particolarmente vulnerabili. Secondo recenti stime, 14,5 milioni di bambini sono attualmente esposti a sostanze chimiche attraverso l’uso di pannolini monouso.

I test francesi

Nell’ottobre 2020, le autorità nazionali francesi hanno effettuato test sui pannolini usa e getta e i risultati hanno mostrato la presenza di diversi gruppi di sostanze chimiche problematiche, tra cui pirene (Ipa), bifenili policlorurati (Pcb), diossine e furani, fragranze, pesticidi e sostanze organiche volatili composti (Voc). L’esposizione a lungo termine a queste sostanze chimiche nocive note può essere associata a una serie di disturbi della salute, inclusi problemi epatici, immunologici, neurologici, metabolici ed endocrini.

La proposta francese

Sulla base di questi test, nello stesso anno, la Francia ha presentato una proposta per limitare le sostanze pericolose note – formaldeide, Ipa, diossine, furani e Pcb – nei pannolini per bambini monouso in tutta l’Ue. Queste sostanze vengono aggiunte involontariamente durante il processo di produzione. Da allora, i comitati scientifici dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa) hanno discusso questa proposta e fornito i rispettivi pareri. Purtroppo entrambi i comitati hanno emesso pareri che non supportano la proposta di restrizione originariamente elaborata dalla Francia: “Una mossa preoccupante certamente non condivisa dalla società civile” commentano le associazioni.

Nella lettera, ClientEarth, European Environmental Bureau (Eeb), Health and Environment Alliance (Health), Zero Waste Europe e altri trenta gruppi chiedono alla Commissione europea di sostenere la restrizione proposta e richiamare l’attenzione sulla responsabilità chiave dell’istituzione di assumere considerazione la particolare vulnerabilità dei neonati e dei bambini piccoli che la proposta intende tutelare.

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