Uova Coop, da settembre tutta la filiera sarà “cruelty free”

COOP

Da settembre, la Coop venderà solo uova provenienti da una filiera “cruenti free”. Tutti i fornitori della catena, infatti, garantiscono allevamenti di ovaiole senza la soppressione dei pulcini maschi. È dal 2019 che Coop, con il progetto “Salviamo il pulcino maschio”, ha cercato di invertire la rotta: normalmente negli allevamenti di galline ovaiole i pulcini maschi, infatti, sono solo parzialmente destinati a diventare galletti o capponi, ma nella maggioranza dei casi, proprio perché considerati improduttivi, sono soppressi dopo la nascita, soffocati o tritati. A settembre si chiude, dunque, un cerchio avviato molti anni fa.

La strada è iniziata nel 2002 con la nascita della filiera controllata delle uova a marchio Coop e delle prime uova bio. Già l’anno seguente tutte le uova a marchio sono italiane e da allevamenti a terra. Nel 2010 spariscono del tutto le gabbie e le galline vengono allevate solo a terra. Dal 2018 tutte le uova a marchio Coop provengono da ovaiole cresciute senza uso di antibiotici. Nel 2019 anche gli ovoprodotti.
A oggi la campagna ha coinvolto più di 2 milioni di galline con una produzione di oltre 200 milioni di uova antibiotic free. Un impegno che i consumatori hanno dimostrato di apprezzare acquistando in maggioranza le uova a marchio.