Coop lancia le uova “cruelty free”, prodotte senza uccidere i pulcini maschi

“Salviamo il pulcino maschio”. Con questo claim Coop presenta una nuova tappa della campagna per il benessere animale “Alleviamo la salute”. Al centro del progetto, da ora alla fine dell’anno, circa 750mila pulcini maschi altrimenti destinati a una soppressione immediata secondo la prassi abituale negli allevamenti di galline ovaiole.

L’accordo con i fornitori

“I pulcini maschi infatti sono solo parzialmente destinati a diventare galletti o capponi, ma nella maggioranza dei casi, proprio perché considerati improduttivi, sono soppressi dopo la nascita”, spiega l’azienda, che continua: “Coop considera questa pratica di allevamento critica e, in virtù degli accordi di filiera già in essere da anni, ha concordato con i propri fornitori di uova la sottoscrizione di un’ulteriore garanzia. Verranno acquistati pulcini destinati a divenire galline ovaiole per la produzione di uova a marchio solo se i pulcini maschi della stessa covata saranno allevati fino all’età adulta. Ovvero un pulcino salvato per ogni corrispondente gallina ovaiola”. Il Salvagente aveva già raccontato la decisione analoga della catena tedesca Rewe ma le uova della Coop sono le prime “cruelty free” prodotte per la grande distribuzione in Italia.

Le altre scelte per il benessere delle galline

L’attenzione di Coop alla filiera delle uova parte da lontano: 15 anni fa sugli scaffali sono arrivate le prime uova a marchio da galline, nate e allevate in Italia, allevate a terra, e nel 2010 la scelta si è estesa a tutte le uova presenti sugli scaffali comprese quelle di altre marche. Sostanzialmente una messa al bando completa di uova in gabbia. Una decisione che valse a Coop il premio ‘Good egg’ assegnato da Compassion in World Farming, l’organizzazione più sensibile ai temi del benessere animale.  Nel 2017, nell’ambito della campagna “Alleviamo la salute”, le uova da galline allevate a terra raggiungono un ulteriore traguardo ovvero il non uso di antibiotici sin dalla nascita delle galline ovaiole. Un traguardo importante sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo; ad oggi la campagna ha coinvolto più di 2 milioni di galline con una produzione di oltre 200 milioni di uova antibiotic free.