Il clorpirifos è dannoso per il cervello dei bambini: in California al via le prima cause

CLORPIRIFOS

In California sono state avviate le prime cause legali che hanno l’obiettivo di dimostrare i danni che il clorpirifos causa al cervello dei bambini. A intentare le azioni legali un gruppo di genitori di bambini che, appunto, soffrono di danni neurologici gravi: la loro convinzione è che le patologie di cui soffrono i bambini sono stati causati dall’esposizione prolungata al clorpirifos.

Il clorpirifos è approvato per l’uso su più di 80 colture, tra cui arance, frutti di bosco, uva, semi di soia, mandorle e noci. La California ha vietato la vendita del pesticida l’anno scorso e la sua irrorazione quest’anno ma è ancora possibile trovare tracce del pesticida nei terreni, nelle case, negli oggetti di uso comune. “L’abbiamo trovato nelle case, l’abbiamo trovato nei tappeti, nei mobili imbottiti, l’abbiamo trovato in un orsacchiotto e l’abbiamo trovato sulle pareti e sulle superfici“, ha detto Stuart Calwell, l’avvocato principale delle cause. I registri statali mostrano che 61 milioni di libbre di pesticidi sono stati applicati dal 1974 al 2017 in quattro contee in cui sono state presentate le cause, ha affermato Calwell.

Corteva ha smesso di produrre il pesticida solo lo scorso anno non perché non lo ritenesse più sicuro come suggeriscono i principali studi scientifici ma ha affermato di aver interrotto la produzione a causa del calo delle vendite. Studi scientifici hanno dimostrato che il clorpirifos danneggia il cervello dei feti e dei bambini. È stato utilizzato per la prima volta nel 1965, ma è stato vietato per uso domestico nel 2001 mentre è ancora consentito per gli altri usi. L’Epa sta valutando in questi mesi se autorizzarne nuovamente gli usi.

Il clorpirifos in Europa

Tutt’altra la situazione in Europa dove il clorpirifos è stato messo al bando dal 1 gennaio 2020 dopo due dichiarazioni con cui l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha concluso che il clorpirifos e il clorpirifos metile non soddisfano i criteri per il rinnovo del mercato europeo della salute umana. Le dichiarazioni dell’Efsa hanno giustamente spinto la Commissione europea a proporre un non rinnovo delle due sostanze potenzialmente dannose per i bambini non ancora nati.

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In Italia il ministero lo ha autorizzato in emergenza 

Nonostante il divieto europeo, però, a giugno scorso, per contrastare la cimice asiatica, il ministero della Salute ha autorizzato a tempo l’impiego su melo, pero, pesco, nettarino, noce e nocciolo, del prodotto fitosanitario Sundek Cimice 2021 contenente la sostanza attiva clorpirifos metile.